CAPRI.  L'isola di Capri potrebbe ospitare fino a un massimo di 45 migranti (23 a Capri e 22 ad Anacapri), secondo quanto prevedono i criteri di ripartizione previsti dal programma ministeriale rapportato al numero degli abitanti. È quanto comunicato dal prefetto di Napoli Gerarda Pantalone nel corso della riunione convocata per illustrare ai sindaci della provincia di Napoli le problematiche legate al flusso dei migranti. Per il Comune di Capri era presente il sindaco, Gianni De Martino, mentre il Comune di Anacapri era rappresentato dall'assessore Massimo Coppola.  Il prefetto, si legge in una nota congiunta dei due Comuni dell'isola azzurra, «ha lanciato un segnale di allerta ai rappresentanti dei vari comuni presenti, invitandoli ad approfondire quanto le norme contenute sia nel programma del competente Ministero degli Interni (Sprar), sia nei provvedimenti prefettizi già assunti in passato sul tema, prevedono per l'accoglienza ai soggetti interessati». L'invito a rendersi promotori di quanto necessario «consentirebbe un più adeguato approccio al problema e, soprattutto, evitare che la mancanza di una programmazione specifica possa causare particolari problemi ai territori comunali».

Il ​pr​efetto​, prosegue la nota dei Comuni di Capri e Anacapri,​ ​«ha chiarito, tra l'altro, che l'accoglienza dovrebbe essere garantita solo a chi avrà il requisito di rifugiato politico riconosciuto dalle competenti commissioni, già al lavoro, e ha già suggerito alcuni accorgimenti che i Comuni potrebbero tenere in conto per ridurre i disagi ai soggetti interessati e ai territori coinvolti. Tra questi l'opportunità di non concentrare i gruppi in accoglienza soprattutto in strutture uniche e poste nelle zone più centrali dei territori comunali, la necessità di dare avviso di quanto contemplato nelle disposizioni ministeriali e prefettizie per fornire ai privati le giuste informazioni, il coinvolgimento delle associazioni di volontariato e di assistenza presenti sul territorio per sollecitarle alla collaborazione​». La riunione si è conclusa con l'impegno, da parte dei ​C​omuni, ​«d approfondire quanto discusso e, da parte della Prefettura, a garantire la totale disponibilità al confronto con le amministrazioni​».