C’è un nuovo numero dieci al San Paolo. Stavolta non è un’etichetta posticcia, appiccicata così. Stavolta il dieci è guadagnato con i gradi. Le prodezze, gli assist e i gol. Lorenzo Insigne è tutto, o quasi, quello che il classico “numero dieci” riesce a fare. Del resto giocatori come lui, specialmente in Italia, sono sempre più rari. E mentre Mertens è diventato - ormai - centravanti, Insigne perfeziona il suo ruolo da vero “dieci” guadagnando consensi e applausi. La Nazionale di Ventura lo aspetta (si spera) e finalmente anche quelle diffidenze fastidiose si stanno dissolvendo. Le nuove strategie di comunicazione del suo entourage (in pratica stop alle interviste) stanno funzionando, e lasciano spazio soltanto all’estro e alle giocate. Come quella col Crotone, quel gol su lancio perfetto di Jorginho che ha ricordato un gol di Roberto Baggio contro la Juventus.

E NON SOLO GLI APPLAUSI che disegnano la nuova vita di Lorenzo Insigne. Con Sarri il talento azzurro sta consolidando la sua crescita. Un percorso già cominciato nella scorsa stagione. Lo scorso anno 12 gol e 10 assist in campionato, 13 e 11 in totale considerando anche l’Europa League. Quest’anno, invece, è a 10 reti e 7 assist in Serie A cui vanno aggiunti però il gol segnato al Bernabeu contro il Real Madrid ed i 3 assist vincenti forniti in Coppa Italia (2 contro lo Spezia e uno contro la Juventus). Sommando sono ben undici gol e dieci assist. Numeri e prodezze che stanno inducendo (o forse è già accaduto) De Laurentiis ad accontentare Insigne per il rinnovo: venire incontro alle richieste dell’attaccante, che aveva chiesto sei milioni di euro lordi l’anno, quasi il doppio di quanto aveva in mente il presidente azzurro. La svolta sembra vicina, forse entro un mese, al più verso Pasqua, potrebbe arrivare l’annuncio. Ma il condizionale è d’obbligo. Insigne blindato nel Napoli: non solo contrattualmente. Del resto perché Maurizio Sarri non rinuncia mai al suo numero 24, titolare da 27 partite consecutive tra campionato, Champions League e Coppa Italia. Numeri che lo spingono al rinnovo con il Napoli e a un posto da protagonista assoluto in queste ultime dodici partite che restano. Fino ad ora incidente in 99 occasioni create dal Napoli in stagione (il 26%) e in 131 dei tiri totali (il 34%).

E MENTRE INSIGNE perfeziona il suo numero dieci, Mertens è ormai diventato un numero nove. Prima punta, giocatore diverso. È forse normale, allora, che l’accordo per il prolungamento del suo contratto, quello risalente allo scorso giugno, ormai deve essere rivisto. Gol su gol, ben 19 al pari di Higuaìn, e un futuro tutto da scrivere. Mertens ha cambiato agente e sta vivendo un momento difficile con la sua compagna. Situazioni che hanno interrotto le trattative. O meglio, Mertens avrebbe cambiato la richiesta economica, perché mentre diventava una macchina da gol ha ricevuto offerte super dalla Cina (la squadra di Cannavaro) ma anche dalla Premier League, dove persino Mourinho si è interessato a lui, senza dimenticare l’Arsenal. Tutto fermo, allora, ma De Laurentiis non vuole perdere l’attaccante, che a partire dalla prossima stagione sarà in scadenza di contratto (2018). De Laurentiis vorrebbe prolungare quanto prima, ma bisognerà capire quali sono le intenzioni del giocatore e se le sue richieste economiche sono compatibili con la proposta del presidente.