NAPOLI. Niente stangata nel giudizio di secondo grado per i responsabili della notte di guerriglia scoppiata in seguito all’omicidio del babyrapinatore Ugo Russo. A vario titolo accusati di aver esploso diversi colpi di pistola contro la caserma “Pastrengo” e poi messo a soqquadro il pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini, i parenti e gli amici del giovane scomparso hanno, sì, rimediato otto condanne, ma il verdetto d’appello si è rivelato ben più morbido rispetto a quelle che erano state le richieste di pena avanzate dal pm in sede di requisitoria.