CASERTA. Aveva minacciato il compagno di denunciarlo per una storia inventata di abusi nei confronti di sua figlia minore se non le avesse dato una somma di danaro. E così una 24enne di Casal di Principe è stata condannata dalla Corte di Appello di Napoli a due anni e otto mesi. La ragazza aveva coinvolto la figlia, che al tempo dei fatti aveva 6-7 anni, pretendendo i soldi dal compagno che non era padre della bimba. L'uomo pagò 350 euro ma poi denunciò l'estorsione. In primo grado il gup aveva condannato la ragazza a quattro anni ma in secondo grado la Corte d'Appello, con il consenso della Procura Generale di Napoli, ha accolto la richiesta del difensore dell'imputata, l'avvocato Filippo Santagata, di escludere l'aggravante delle più persone riunite davanti alle quali sarebbe stata consumata l'estorsione e di riqualificare la pena, quantificata in due anni e otto mesi. La 24enne potrà ora accedere alle misure alternative alla carcerazione, come la detenzione domiciliare e l'affidamento lavorativo in prova.