Arriva forte e lascia un certo senso di impotenza, la prima sconfitta stagionale. Il Napoli cade a Kharkiv, contro lo Shakhtar Donetsk, confermando gli allarmi scattati per gran parte della gara col Bologna. Il gioco avvolgente non ha continuità, le trame perdono di rapidità quando passano per i piedi di Marek Hamsik, decisamente appannato in questa prima fase di stagione. E Reina, che al Dall’Ara era stato decisivo con gli interventi su Verdi e Destro, stavolta condanna la squadra di Maurizio Sarri, con quell’uscita avventata che propizia il raddoppio degli ucraini. Più croce che delizia, ieri sera, lo spagnolo e adesso il margine di errore per gli azzurri è già ridotto, dopo la vittoria roboante del Manchester City contro il Feyenoord.
“Sapevamo che lo Shakhtar era una buona squadra, che ha giocatori di qualità in attacco. Non so cosa abbiamo sbagliato ma col mister cercheremo di lavorarci in settimana e correggerli, anche se c’è poco tempo” ha detto un deluso Lorenzo Insigne, al termine della gara. E’ mancata anche la sua fantasia, il colpo che può invertire la tendenza della partita nei novanta minuti. E di spiegazioni, l’esterno azzurro, non ne ha: “Forse ci abbiamo creduto troppo tardi ma abbiamo avuto qualche buona occasione che avremmo potuto sfruttare al meglio, magari riuscivamo a pareggiarla. Ora abbassiamo la testa e ci mettiamo a lavorare per evitare gli errori commessi questa sera (ieri, ndr)”.
Hanno destato diverse perplessità le scelte dell’allenatore, che ha tenuto fuori Mertens e Allan, tra i giocatori più in forma a disposizione del tecnico. Anche il brasiliano ha commentato la sconfitta: “L’intervento su Mertens è stato duro ma sono cose che succedono in campo. Siamo tutti pronti a giocare, sono tante partite ed è importante farsi trovare disponibili. Rispetto la scelta di Sarri che vuole ottenere sempre il massimo contro una squadra di livello importante. Io conoscevo lo Shakhtar, perché essendoci tanti brasiliani ero al corrente che potevano farci male con la loro qualità. Ci serva di lezione per correggere ciò che abbiamo sbagliato e soprattutto per evitare poi di ripetere gli errori commessi contro gli ucraini”. Ci si è interrogati sulle ragioni di una prestazione così modesta: Allan esclude motivazioni atletiche. “E’ difficile dire come stiamo in generale, io mi sento bene e personalmente penso che la squadra stia correndo e difenda alta, abbiamo perso qualche misura in campo, dobbiamo stare più stretti e più compatti. Ricordo che contro il Nizza eravamo perfetti in campo, ma siamo ad inizio stagione: cercheremo di ritrovare anche questa caratteristica e il nostro spirito per ottenere nuovamente ottimi risultati” ha concluso il centrocampista.
Sarri ha voluto lanciare Arek Milik dal primo minuto, col polacco che è andato a segno dal dischetto pur non avendo inciso particolarmente sulla partita. “Difficile da dire perché sbagliamo approccio, non abbiamo giocato la palla come volevamo, non abbiamo fatto nemmeno i movimenti giusti. E’ successo con Atalanta e Bologna, ma qualcosa deve cambiare, non possiamo essere il Napoli solo negli ultimi 25 minuti” ha detto l’attaccante. Adesso che è totalmente recuperato dall’infortunio ai legamenti dello scorso anno, il tecnico ha a disposizione due attaccanti di livello. E ieri l’ingresso di Mertens ha segnato la svolta della partita: “E’ un grande giocatore, ha tanta energia e dà tantissima qualità, dà quella scossa che serve ed effettivamente col suo ingresso abbiamo cambiato faccia. Mi sento molto più forte sia fisicamente che mentalmente rispetto a prima, poi dovrò dimostrare tutto sul campo”.