di Dario De Martino

NAPOLI. Sbloccata la casse dalla sentenza delle sezioni riunite della Corte dei Conti e approvata in Giunta la manovra per la ridefinizione del piano di riequilibrio, che consentirà secondo l’amministrazione di sbloccare fino a 700 milioni per i servizi, a Palazzo San Giacomo non si toglie il piede dall’acceleratore per salvare il Comune dal baratro. Le prossime tappe sono l’approvazione della manovra in Consiglio comunale e l’eliminazione della sanzione da 86 milioni nelle trattative con il Governo. Ma non solo. Il Comune si aspetta anche altri aiuti dall’esecutivo. E poi il piano che sblocca 700 milioni bisogna farlo passare dalla carta alla realtà. A questo è impegnato il vicesindaco con delega al Bilancio Enrico Panini (nella foto). 

Vicesindaco, quanti fondi contate di liberare con la manovra che andrà mercoledì in Consiglio?
«La manovra mette in campo in totale 700 milioni. Il primo blocco di entrate arriverà dal miglioramento della riscossione dei tributi. In particolare saranno recuperati soldi da un ritardo nell’invio degli accertamenti ai contribuenti; dal maggiore gettito dell’imposta di soggiorno, Imu e la tassa sull’occupazione di suolo pubblico; migliori risultati dalla riscossione delle sanzioni. Il secondo blocco è fatto dalla vendita degli immobili. Abbiamo ristrutturato il piano di alienazione, tenendo nel piano solo quegli immobili per i quali c’è un atto certo di impegno a comprare. In più sono stati aperti capitoli che il tempo non aveva consentito di aprire, come la task-force sui passi carrabili da cui contiamo di recuperare 10 milioni. E poi siamo già pronti ad approfondire alcuni dossier aperti, tra cui una delibera importante sullo snellimento dei condoni. Tutti punti che contiamo di esaurire entro l’approvazione del bilancio preventivo del 2019 (va approvato entro fine febbraio, ndr)». 

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