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Adesso arriva lui… ispirato da Oscar Wilde

Opinionista: 

Non esistendo l’inno nazional- regionale della Campania, per l’ingresso a Santa Lucia del neo-presidente si può prendere in prestito la celebre canzone della “tigre di Cremona”. Prima congelato da Renzi e poi scongelato dal Tribunale, lui arriva deciso a formare una Giunta del tutto nuova anche come divisione per generi: qualche tecnico e politico, una forte presenza femminile, sei donne su otto assessori. Lo ispira Oscar Wilde quando dice che nessun uomo ha davvero successo se non ha le donne dalla sua parte, perché le donne governano la società. Ottimo proposito quello di “riconquistare così, sul campo, il rispetto di tutta l’Italia” (che non ci sia una punta di autocritica?). *** Demagistreide. Dei “congelati e scongelati” il sindaco di Napoli è il capintesta. A lui forse va bene, ma ai cittadini non tanto visto che da Palazzo San Giacomo arrivano docce scozzesi un giorno sì e l’altro pure. Ci svegliamo una mattina e apprendiamo che, per i rifiuti (la tanto amata Tari) uno su due evade la tassa, su 488mila contribuenti 161 mila non pagano. Come farà il Comune a far “tornare”i conti? Semplice: i 203 milioni che mancano saranno “spalmati” (che espressione delicata e carezzevole!) a carico di coloro che già hanno pagato. Anche per la Tasi (i servizi “indivisibili”) non va meglio visto che si spende più di quanto entra. È forse per questo che, nelle stazioni Metro recentemente inaugurate,le macchinette non fanno biglietti da un euro, ma solo da uno e cinquanta pure per una corsa semplice? È con questa pietosa “cresta” che San Giacomo spera di mantenersi?Assessori comunali: non vergognatevi di avere un po’ di pietà di noi! *** Risparmiare si può. Basterebbe cominciare da Napoliservizi, la partecipata che ha in carico la cura del patrimonio immobiliare del Comune, fino alla manutenzione delle strade (Dio ci salvi da come sono “manutenute!”). Il suo bilancio è stato bocciato. Ci sono 6 milioni spesi ma di cui nessuno ha dato conto. I manager delle 12 società costano più di 600 mila euro. Essendo amministratori che percepiscono già altri redditi, non potrebbero dare un segno di autorinuncia o autoriduzione? Merito a Tecla Magliacano che, alla Stoà, non percepisce alcuna indennità. *** Mostra anticlan. Una mostruosa decisione è quella presa dalla Soprintendenza che ha sfrattato da piazza Plebiscito le 106 immagini fotografiche delle vittime della criminalità organizzata. La Fondazione Polis ne aveva collocate, anche in altri luoghi, ben 335. In tutti restano, ben visibili, in modo da tener alto il livello di allarme da parte dei cittadini. Solo alle immagini della “piazza grande” non è andata bene. Varrebbe la pena, un po’ sconsolati, di ricordare Petronio: “Ubique naufragium est”, è tutto un naufragio. Ma, per fortuna, è naufragata solo la Soprintendenza di palazzo reale. *** Le verità sommerse. Sono quelle che Francesco Schettino ha raccontato nel libro scritto con Vittoriana Abate. Quelle verità del comandante della Concordia (condannato a 16 anni dal Tribunale di Grosseto) nessuno vuole ascoltarle. A Vietri sul Mare una protesta ha costretto il sindaco a revocare la presentazione del libro. A Livorno sono comparsi manifesti per ricordare le 32 vittime dell’isola del Giglio. È sempre un male inveire contro un libro. Ma nelle due città della costa tirrenica i cittadini hanno spiegato che, arrivando Schettino dal mare, avrebbe potuto cedere alla tentazione di un inchino…