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Convocazioni di massa. Serie A senza logica

Opinionista: 

Tifare per il Virtual Napoli star in tour, si può? Ecco lka formazione: Meret- Hjsay, Maksimovic, Manolas, Mario Rui - Gaetano, Allan, Elmas, Zielinski - Mertens, Lozano. Schema 4-4-2. E’ il Napoli impegnato su più fronti per gli impegni delle Nazionali, “accidenti” regolamentato solo da pochi anni con calendario accorpato e che non penalizza squadre a turno. Ovviamente, se non fosse rientrato per recuperare un leggero infortunio in prima squadra del Virtual Napoli Tour ci sarebbe stato Insigne così Come Milik, che ha rinunciato alla convocazione per curarsi. C’è con la Colombia il portiere Ospina, garanzia alle spalle di Meret. Le convocazioni XXL sono ovviamente più croce che delizia per gli allenatori che devono continuare nel lavoro a cantiere aperto ma con personale ridotto. Nello specifico, Ancellotti ne sta approfittando per inserire negli schemi Llorente, che sarà ovviamente utile come frangiflutti d’impatto ma anche come sponda aerea per i compagni quando l’area di rigore è affollata e stridono gomiti e tacchetti. Sono in totale 139 i calciatori impegnati con le varie rappresentative nazionali tra qualificazioni con le nazionali maggiori e gli impegni delle Under,dalla 21 alla 19 oltre alle qualificazioni nei vari continenti, a partire dal ricco e pescoso Sud America. Ora sappiamo che Lozano d’azzurro vestito è stato riaccolto in patria pallonara come eroe, certi che rinverdirà gesta di straordinari numeri 10 “morali” visto che giustamente dopo Maradona la maglia è stata ritirata. I numeri sono importanti e non si discostano dalla precedente stagione, per esempio per l’ultima sosta del 2019 i calciatori convocati furono 131. E’ un segnale che in Italia giocano i migliori del mondo? Certamente no considerando che Liga, Premier e Bundesliga hanno top player assoluti. Ma l’arrivo di Cristiano Ronaldo ha accorciato il gap. Così ovviamente come Lozano, di sicuro un talento. Così come Koulibaly che è il miglior difensore centrale del calcio moderno in questo momento tra le giovani leve, escludendo mostri sacri tipo Sergio Ramos. Ancellotti ha sempre convissuto con questa mannaia delle convocazioni di massa, e non se ne duole. Maurizio Sarri è stato sempre contrario come volesse circoscrivere il mondo al suo, scendendo in aperta polemica con “manipolatori” del calendario e organismi come Fifa e Uefa. Perciò divenne il Comandante, impersonando l’anti conformista che sfida il potere in tuta con la forza del lavoro e la luce del gioco. Come si sa, polmonite a parte, lo stile Juve prevede solo dichiarazioni concordate e non sortite singole e Sarri strapazza il mozzicone di sigaretta senza sbraitare. Non è solo un dato statistico che la ripartenza dopo le soste è sempre problematica. Molte squadre annaspano con calciatori che pur con tutti i comfort devono smaltire tossine e fusi orari indigesti, risintonizzando il doppio espresso nell’ora in cui tenevano stretto tra le mani il mate. Nulla di grave ma il calcio laboratorio-scientifico di oggi contempla anche Fly-test, tipo esami nell’iride per valutare stress e stanchezza. E’ altrettanto innegabile che la differenza in certi casi la fa l’ampiezza della rosa e la qualità della cosiddetta panchina. Tra le soste, questa che arriva dopo l’estate turbolenta tra ritiri e amichevoli di lusso è la più scomoda. Sarebbe meglio far partire il campionato a metà settembre dopo la chiusura del calciomercato e la sosta, senza due giornate appena dopo ferragosto. Ma la logica degli uomini normali non combacia con quella dei cervelli che portano il jet pallone tra decolli e atterraggi. Così è anche se non pare normale a nessuno, o quasi.