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Da Corte dei Conti a “Corte dei miracoli”

Opinionista: 

Imbrogli e sprechi. La Magistratura contabile (sezione Napoli) ne denuncia per 265 milioni. Una montagna di denaro “sparito” per consulenze e prestazioni mediche irregolari,farmaci prescritti in gran quantità ma non necessari, pensioni che persone decedute da tempo continuavano “allegramente” a riscuotere, falsi invalidi in piena salute andavano a prendersi l’assegno. Quasi sempre, però, le denunce della Corte dei Conti finiscono nel porto delle nebbie. Per questo è detta anche “Corte dei miracoli”. C’è da star sicuri che nemmeno questa volta un solo euro tornerà nelle casse dello Stato. *** Il lato oscuro dell’Antimafia. Troppe associazioni ne fanno un mestiere e un affare. Un allarme viene da Raffaele Cantone. Ma a sorpresa si sente la voce di Rosy Bindi che promette una indagine e subito molti si chiedono: «E lei dov’era quando Leonardo Sciascia denunciava i professionisti e i profittatori dell’antimafia?». Certo, meglio tardi che mai visto che anche don Luigi Ciotti, promotore di “Libera contro le mafie” preannuncia “belle sorprese” su personaggi che “si sono sempre riempiti la bocca di legalità”. *** Berlusconeide. L’ex Cav lascia i servizi sociali e gli anziani della Sacra Famiglia; torna fra le giovanissime “olgettine” di Arcore e Palazzo Grazioli. Come dire:dai pannoloni ai pannolini. Ma la Cassazione lo attende per il Ruby- ter. Lui finge ottimismo e proclama: «Non muoio nemmeno se mi ammazzano». *** Delucheide. Alla vigilia delle primarie, la segretaria regionale del Pd, Assunta Tartaglione, ha detto: «La destra stia lontana dalle nostre consultazioni». Ma se così fosse stato, come sarebbero arrivati ai seggi 152 mila elettori? verità è che alla larga ci sarebbero dovuti stare proprio i piddì visto che anche gli “arancioni” di Dema (i fratelli de Magistris) si sono sbracciati per l’ex sindaco sceriffo. *** Ineffabile sindaco di Napoli. Da pm sbagliò clamorosamente e la sua vittima dovrà essere risarcita con 30mila euro. Pagherà lui, dopo la legge sulla responsabilità civile dei magistrati? Per niente. Pagherà lo Stato, cioè ognuno di noi. Ma il prezzo più alto lo paghiamo per quello che fa come Sindaco perché lo Stato paga una volta sola e noi tutti i giorni. Allora perché - visto che per il nuovo Sovrintendente del San Carlo si fa un bando internazionale- non se ne uno uguale per il Sindaco che l’anno prossimo si insedierà al Comune? *** Scavi promossi. Il ministro dei Beni culturali, Franceschini, esulta: «Pompei resta fra i tesori dell’Unesco ». Sì, quel che ancora resta della “città sepolta” perché se continua fra crolli e saccheggi, Pompei da “sepolta” diventerà del tutto “invisibile”. *** Cozze inquinate. Negli ultimi mesi crollo di vendite. Se la prendono con loro - per pochi casi peraltro controversi - invece che con la sporcizia di cui Napoli ha ancora il primato. Più rispetto si ebbe, per le cozze, durante i giorni del colera al punto da erigere un monumento al “mitile ignoto”. *** Terra dei fuochi. Esasperati per le campagne allarmistiche, i coltivatori casertani sono comparsi nudi su maxi manifesti pubblicitari. “Trasparenza e tracciabilità sulle nostre bontà” hanno scritto. Ora, nulla quaestio se un fascio di insalata e carciofi, stretto fra le mani, copre le nudità adamitiche. Ma perché la “tracciabilità” dei prodotti deve arrivare fin lì?Comunque un progresso c’è. Prima si sarebbe usata una foglia di fico o di edera. Ora qualcosa di più appetibile e gustoso.