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Il Pnrr e le tante occasioni che Napoli rischia di perdere

Opinionista: 

Negli ultimi tempi l’attività della amministrazione comunale di Napoli sembra rivolta a tutta una serie di interventi che non sembrano rispondere a quelli che sono i problemi che affliggono la città e che non puntano alla realizzazione o al rinnovamento delle opere pubbliche di cui abbiamo urgenza. In tempi nei quali gli enti locali hanno sempre maggiori incertezze sui flussi di cassa dei trasferimenti dal governo nazionale e dalle regioni il tema della qualità della spesa, inteso soprattutto nel senso di cose che servono al territorio, dovrebbe essere quanto mai centrale nelle attività amministrative dei comuni. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha riportato al centro dell’attenzione e del dibattito pubblico la necessità che le amministrazioni devono attuare un punto di svolta e rimettere al centro la questione organizzativa e l’obiettivo, in ragione della occasione irripetibile, della qualità della spesa. Ma a Napoli non sembra essere così.È il caso della decisione assunta per l’abbattimento del nido Rocco Jemma, a Materdei. Caso questo portato alla ribalta dalla protesta delle famiglie dei 150 bambini ospitati tra il nido e la scuola materna dell'istituto comprensivo Fava Gioia e che ha costretto la Soprintendenza ad intervenire ricordando al Comune che sull'asilo c'è un vincolo storico. La conseguenza è stata che il previsto intervento di abbattimento e ricostruzione si è trasformato in ristrutturazione e rifunzionalizzazione con gli amministratori di palazzo San Giacomo costretti a cambiare le loro decisioni. Anche la decisione di realizzare tre parcheggi è accompagnata da molte polemiche. Nel tempo in cui in tutto il mondo si realizzano parcheggi di interscambio con la mobilità pubblica ai margini della cinta cittadina, Palazzo San Giacomo propone di realizzare parcheggi a piazza degli Artisti ed a piazza Vittoria, cioè al centro della città, ed un terzo in via Cerlone a Fuorigrotta per 345 posti auto. Quello di piazza degli Artisti è un vecchio progetto del 2007 per la realizzazione di nuovi parcheggi interrati privati della amministrazione Iervolino e ripreso ora dalla Giunta Manfredi, già duramente contestato dai residenti della zona e dagli operatori commerciali del mercatino di via De Bustis, che lamentano i disagi e i pericoli che produrrebbe la realizzazione di un’opera la cui inutilità è dimostrata dal fatto che molti dei box realizzati negli ultimi anni nella zona collinare sono ancora invenduti. Poi ci sarebbe quello del parcheggio sotterraneo che si intende costruire in piazza Vittoria per ben 556 posti auto, anch’esso contestato da associazioni e comitati di residenti che definiscono l'operazione «un ritorno al passato per la mobilità», mentre non mancano le perplessità per l’ennesimo scavo in un’area che già per i lavori della metropolitana ha subito danni enormi. C’è il capitolo dei lavori di via Partenope, per i quali l’amministrazione comunale ha già approvato anche il quadro economico per un totale di più di 10 milioni di euro, intervento accompagnato da mille perplessità per i lavori di restyling di una delle pochissime strade in buono stato della città mentre ovunque è un campionario di strade sconnesse e piene di buche che non vengono riparate. Dulcis in fundo, di questa rapida carrellata, c’è la ristrutturazione dell’ex Opg, annunciato con toni trionfalistici dall’Assessore all’Urbanistica Laura Lieto, per il quale si è reso “addirittura” necessario un accordo tra il Comune e gli occupanti abusivi del centro sociale ‘Je so pazzo’. In pratica è stato chiesto il permesso di poter spendere ben 16 milioni di fondi del Pnrr per ristrutturare l’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario per il quale già da anni il Comune (cioè noi) paga le utenze per un sito che è attualmente la sede del partito di estrema sinistra, Potere al Popolo, con l’impegno che il bene ristrutturato rimarrà nella disponibilità degli attuali occupanti. Manfredi come de Magistris, quindi, e a darcene conferma è l’altra notizia della riqualificazione di Lido Pola, ex struttura balneare di Bagnoli, anch’essa occupata abusivamente e divenuta dal 2013 sede di un altro centro sociale, per il quale verranno spesi altri 14 milioni di euro che, sommati ai 16 destinati alla riqualificazione dell'ex Opg, portano alla considerevole cifra di 30 milioni, quasi il 10% dell’intera somma a disposizione della città per il Pnrr, che in un momento di crisi economica come quello che sta attraversando l'Italia, con un Paese già fortemente indebitato e con una grande necessità di sostenere la crescita, desta senz’altro scalpore. Se questi sono i progetti che Manfredi e la sua giunta intendono portare avanti non possiamo non essere preoccupati sull’esito di queste nuove opportunità accordate alla nostra città in ambito nazionale attraverso il Pnrr, che potrebbero diventare l’ennesima occasione perduta per Napoli come ce ne sono state tante altre in questi anni.