Accessibilità:
-A A +A
Print Friendly, PDF & Email

La Germania e Vincenzo, la solitudine dei numeri 1

Opinionista: 

Coraggio, domani si ricomincia. Intanto stanotte lanceremo simbolicamente dai balconi un po' di cose, illudendoci di riuscire con questo rito collettivo a far evaporare tutto ciò che ci ha creato dolori e preoccupazioni. Ma non ci riusciremo, così come non riusciremo a trattenere ciò che è andato via per sempre, una voce, un sorriso, una carezza, una telefonata serale per dare o ricevere un'emozione. Se n'è andato Maradona e con lui Paolo Rossi, e poi Gigi Proietti, e tanti altri personaggi da copertina, certo, e ci dispiace assai. Ma anche più di settantamila sconosciuti italiani non da copertina, ingoiati da un mostro che continua a spargere terrore. Settantamila, pensate: uno stadio pieno come per Napoli-Juve che si svuota completamente, settantamila sconosciuti che, probabilmente, ogni giorno erano abituati senza copertine a condividere progetti e speranze e sorrisi e carezze e telefonate ed emozioni. E poi sono andati via i nostri amici, tanti, e i nostri affetti intimi, un dolore che brucia molto, e poi i nostri vicini di casa, quelli della porta accanto che incontravamo all'ascensore e parlavamo dei figli che crescono. Ciascuno di noi stasera, anche se solo per un attimo, al momento del brindisi per il 2021 vedrà passare davani ai propri occhi questi volti che non ci sono più. Sono emozioni che sbiadiscono lentamente, mentre guarderemo perplessi il vassoio semivuoto di cassatine schiacciate e il piatto di lenticchie fumanti che ci porteranno sicuramente tanti soldi. Coraggio, domani mattina si ricomicia. Si ricomincia mentre in tv danno il concerto di Capodanno e il pensiero vola proprio lì, a Vienna, dove esplodeva la nostra giovinezza che non aveva un domani. A pensarci bene quei giorni non avevano un domani proprio come questi che stiamo vivendo oggi. Ma si ricomincia, mentre all'orizzonte c'è il vaccino che ci salverà. Si ricomincia mentre i partiti, tutti, continuano a litigare (anche quelli che fanno parte della stessa parrocchia) e magicamente si placano soltanto quando si pronuncia la parola Elezioni, perchè la pagnotta è pagnotta e il mutuo arriva ogni mese, e se non faccio il deputato mi tocca andare a cercare un lavoro. Si ricomincia perché arrivano i miliardi, tanti di quei miliardi che non sappiamo con quanti zero si scrivano. Si ricomicia mentre Arcuri ormai è diventato il commissario di ogni nostro respiro e ha coordinato anche il menu della vigilia di Natale e di stasera e trova anche il tempo per organizzare lo show dell'arrivo dei furgoni con il vaccino scortati dai carabinieri e per fare le interviste a reti unificate. Poche decine di fiale blindate mentre la Germania, fautrice della collaborazione e dell'impegno tra Nazioni ad aiutarsi reciprocamente, zitta zitta compra trenta milioni di vaccini senza interviste a reti unificate perché la solidarietà sì certo, ma Deutschland è sempre uber alles, dimentica la siccità e innaffia il proprio orticello. Si ricomincia nel segno della solidarietà e dell'attenzione alle categorie umane più deboli ed esposte al contagio, quindi prima gli anziani ultraottantenni ma Vincenzo De Luca detto "aumma aumma", presidente della Campania, pur avendo soltanto 71 anni si fa passare per ottuagenario e titoli e foto in prima pagina sono tutti per lui ma glielo perdoniamo perchè Vincenzo è come un padre burbero ma attento alle nostre necessità e noi ci sentiamo come il Peppeniello di Miseria e nobiltà (ricordate "Vincenzo mi è padre a me"?). Tutti tranquilli e mansueti, tutti chiusi in casa con soli due ospiti a cena nel timore di bazooka e lanciafiamme in partenza da Santa Lucia. L'unico a cui va di traverso il baccalà fritto è Luigi de Magistris quando vede la foto di Vincenzo "aumma aumma" con la siringa nel braccio e capisce che ancora una volta è arrivato secondo. Ma sì, ricominciamo, e magari facciamoci anche una risata. Perché la situazione è grave, ma non seria.