“Se gettiamo lo sguardo sul destino dei grandi personaggi storici mondiali, troveremo che non ce n’è stato uno felice. Essi non conseguirono nessuna tranquilla gioia: tutta la loro esistenza fu fatica e pena: tutta la loro natura non fu che la passione dominante e dominatrice. Quando poi il loro obiettivo venne raggiunto, caddero come gusci vuoti dal gheriglio. Muoiono presto come Alessandro Magno, sono assassinati come Giulio Cesare , trasportati a Sant’Elena come Napoleone ” . E quanto diceva G. W.F Hegel, riflettendo su una singolare casistica, che oggi potrebbe essere aggiornata, in larga misura,e da innumerevoli casi successivi, da esiti drammatici e tragici, come quelli riguardanti Hitler, Mussolini, Stalin , Saddam Hussein, Cheddafi e di molti altri ancora. Qual è però il dato inquietante, allargando questo discorso, è che la “infelicità” di molti di coloro, che decidono le sorti del mondo, non è innocua. Per spiegarci meglio, non si limita a danneggiare la loro sfera personale, il che potrebbe essere un male minore. Il fatto grave è che questa infelicità, molto spesso è motivo di degenerazioni comportamentali, tiranniche e sanguinarie, di inaudita crudeltà nei destini dei popoli . Che invece, di essere subito bollate per quelle che sono, cioè “insane follie”, come meriterebbero, e di conseguenza bisognose di ben altre cure, si fanno rientrare nello sporco gioco della guerra con molta leggerezza, anzi indulgenza. Un po’ per eccessiva cautela , un po’ per quelle “ipocrisie diplomatiche” finalizzate ad affidare a tattiche “temporizzatrici” la soluzione di crisi molto complesse. Stavolta però l’America sta per rompere ogni indugio di fronte al criminale comportamento del dittatore russo Vladimiro Putin, responsabile- irresponsabile unico di una guerra spietata con incursioni devastanti contro il popolo ucraino, senza il rispetto delle più elementari regole di civiltà per la popolazione civile . La Intelligence Usa è all’opera per valutare il reale stato mentale del dittatore russo, il cui comportamento è definito “imprevedibile e irrazionale” . Ma c’è di più. Questi non può essere giudicato diversamente, anche per aver destabilizzato il mondo nel momento più delicato della ripartenza dopo una calamità epidemica mondiale, con centinaia di migliaia di morti. Comunque vadano le cose, tutto il mondo spera a favore dell’Ucraina libera, Putin sempre più isolato, si è già garantito un posto di rilievo nella storia accanto a Hitler.