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Quando c’è chi vuol negare il vero ruolo della donna

Opinionista: 

C’è bisogno del vocabolario per sapere che i termini signora e direttrice hanno significati diversi e, non essendo sinonimi, non li si può scambiare? E c’è bisogno di chiarire che una donna, al pari di un uomo, nell’esercizio della propria professione va appellata per la funzione che svolge? La stessa può essere chiamata signora quando non svolge funzioni particolari, per esempio quando è al supermercato o dal parrucchiere. Storia vecchia, però, quella del ridimensionamento sociale di cui sono oggetto le professioniste nell’esercizio delle proprie funzioni; succede nelle scuole, dove i dirigenti chiamano signora le prof, e succede negli ospedali dove, pur trovandosi di fronte una donna in camice bianco, la si chiama signora eppure, se si è in ospedale e la si interpella proprio perché indossa un camice bianco è perché si chiede qualcosa di professionale. Spesso, avviene, poi, che gli uomini che, chiamano incondizionatamente le donne usando il termine signora, si auto assolvono giustificandosi che non è un’offesa. Certo, ma è un ridimensionamento cioè un voler negare il ruolo! Ciò che è successo a Pesaro qualche giorno fa ha qualcosa di più, che definirei ridicolo. C’è una direttrice d’orchestra che, se non si sapesse, è una delle funzioni più complesse tra quelle in ambito musicale, eppure viene appellata, più di una volta, semplicemente “signora Perrotta” riferendo il cognome ma non la sua qualifica; ciò ad opera di chi conduce la serata. Lei con una signorile e garbata ironia, alla seconda gaffe del presentatore, replica che non si offende se la chiama direttrice; lui ribatte che, quantunque direttrice, sempre signora Perrotta rimane. Artefice di questo poco simpatico episodio è stato il noto Paolo Bonolis che, non contento, col suo fare sarcastico, si rivolge, poi, alle orchestrali, tutte donne, apprezzandone l’eleganza e di una, in particolare, evidenzia che è una percussionista sexy. Sembrerebbe una scenetta da cabaret se non fosse stato, invece, uno dei momenti cruciali della serata inaugurale di Pesaro 2024 capitale della Cultura. La platea era li per ascoltare l’orchestra Olimpia, creata nel 2018 proprio dalla direttrice Perrotta, ma ha assistito ad una scenetta di brutto cabaret, quello che, per costume diffuso, usa battute sessiste. Questa comicità è stata ampiamente archiviata in nome del rispetto dovuto a chi è professionista, uomo o donna che sia. Ad un direttore, lo stesso Bonolis, si sarebbe rivolto chiamandolo maestro e non certo signore.