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Quel nuovo Rinascimento che sta fiorendo a Napoli

Opinionista: 

Napoli vive della straordinaria capacità di autorigenerarsi. Le istituzioni, oggettivamente, non fanno granché per stimolare le intelligenze e le loro creatività, molti intellettuali vivono in città in un profondo cono d’ombra, la partecipazione ai problemi della società napoletana appare piuttosto limitata, non ci sono precise scuole, orientamenti specifici che possano incanalare la letteratura, l’arte, il cinema, l’originalità delle idee. Ma, nonostante tutto ciò, Napoli resta una fucina di innovazioni, di brani creativi, di fantasia e di genialità. Come spiegarlo? Quali motivazioni ne sono alla base? Innanzitutto, una filosofia esistenziale probabilmente unica al mondo, una forte identità legata al proprio territorio, quel senso di appartenenza che coniuga passato e presente, che vive ancora dello stigma di una grande Capitale. Napoli è oggi, quasi paradossalmente l’ombelico del Paese. Qui, lo riconoscono tutti, si respira il fascino della genialità. Qui, innanzitutto, si realizzano le fiction più prestigiose che circuitano poi in tutto il mondo, qui il cinema ha trovato nuovi, importanti spazi di comunicazione attraverso la regia raffinata di premi Oscar come Gabriele Salvatores e Paolo Sorrentino, attraverso Mario Martone ed Edoardo De Angelis in un crescendo rossiniano fatto, ormai, di filmaker giovani e consacrati. Al loro fianco, una prestigiosa generazione di attori di straordinario talento: Toni Servillo, Silvio Orlando, Massimiliano Gallo, Vincenzo Salemme, Alessandro Siani, Benedetto Casillo, Alessandro Preziosi, Carlo Buccirosso, Peppe Barra, Marco D’Amore, Salvatore Esposito e Luisa Ranieri, all’ interno di una lista sconfinata. Anche chi pensava che fosse difficile ritrovare il magistero di scrittori come Rea, Prisco, Pomilio, Bernari, Compagnone, solo per citare gli anni del dopoguerra, ha dovuto ricredersi. Una nuova, straordinaria fioritura ha interessato la letteratura napoletana e internazionale. Maurizio De Giovanni, Roberto Saviano, Elena Ferrante, Erri De Luca, Domenico Starnone, Ermanno Rea, Diego De Silva, Lorenzo Marone, Valeria Parrella sono solo i primi nomi che vengono alla mente in un orizzonte vastissimo. Con altri, sfolgoranti talenti che sono emersi in questi anni dalla musica come Pino Daniele, Enzo Avitabile, Sal Da Vinci, Gigi D’ Alessio, per non parlare del grande successo dei rapper partenopei. Così come nell’arte, allo straordinario attivismo culturale di Lucio Amelio si è sostituita una nuova importante corrente napoletana di galleristi internazionali come Alfonso Artiaco, Laura Trisorio, Lia Rumma, Morra Greco e tanti altri. Mentre sono sbocciati artisti straordinari quali Francesco Clemente, Nino Longobardi, Giuseppe Leone, Umberto Manzo e, nella fotografia, Mimmo Jodice, Antonio Biasiucci e Fabio Donato, in una lunga interminabile agenda. Napoli che diverte, crea, realizza. In ogni settore, in ogni campo. Ormai anche nel calcio. Battistrada di un estro e di un’ispirazione che la stanno progressivamente spingendo verso un nuovo Rinascimento.