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Renzi, Bagnoli e le “grandi opere”

Opinionista: 

La scorsa settimana Renzi tra fischi e proteste è stato accolto a Napoli in Prefettura per partecipare alla “cosidetta” cabina di regia per la bonifica di Bagnoli diretta da fidatissimi uomini suoi, promettendo spiagge, porti, banche, alberghi, ristoranti. Ha detto con enfasi che Bagnoli rappresenta la più importante opera di riqualificazione che sia mai stata realizzata in Italia, che ripristinerà la linea di costa e che già dalla prossima estate i napoletani potranno utilizzare la spiaggia. Peccato che Renzi è così giovane e con la “frenesia di rottamare” non si documenti prima di parlare. Ha mai sentito parlare di un tal Nicola Amore che fu eletto sindaco dopo un’infezione colerica che provocò ventimila morti, come alcuni dissero, ma poi si ricredettero, sventrò la città dotandola di importanti infrastrutture come strade, fogne, elettrificazione? E non ha mai visto qualche foto dei danni provocati dall'ultima guerra a Napoli ed è stata pur ricostruita? Vorrei consigliargli di vedere un film che fotografa il dopoguerra a Napoli di Liliana Cavani da poco restaurato “La pelle”e si renderà conto di come Napoli, che piangeva i suoi 20mila civili morti sotto le incursioni anglo-americane, era sepolta da macerie e da fame. Ma perché non si documenta prima di parlare? Sa quanti euro occorrono per ripristinare la linea di costa? Ritiene per davvero che i problemi del Mezzogiorno per superare lo squilibrio esistente con l'altra area del Paese, siano quelli da lui elencati? Pompei, ripristinando qualche casetta crollata, la Napoli-Reggio Calabria i cui lavori di ampliamento dopo circa un secolo (lui non era ancora nato!) sono quasi completati ma, semmai oggi bloccati per gli ultimi adempimenti per mancati stanziamenti, la Terra dei Fuochi ecc…? Napoli ed il Mezzogiorno hanno bisogno di ben altro! Hanno bisogno di grandi e piccole infrastrutture, di un credibile piano di sviluppo. Abbiamo la convinzione che, invece, vengono sottratte anche importanti opere in programma per destinarli al Nord. È stato almeno informato Renzi che il piano di trasporti prevedeva tre grandi aeroporti strategici, quelli di Fiumicino, quello di Malpensa e quello di Grazzanise a Caserta, che già esiste ed è funzionale come militare, a servizio di tutto il Sud dell'Italia, in quanto quello di Napoli è inagibile per gli aerei di grande portata come boeng per la esistenza di barriere naturali insormontabili e che Grazzanise dal piano di Del Rio è stato cancellato e sostituito da Venezia? Lo sa che il turismo si svilupperà così per attrarre sempre più correnti? Napoli, infine, non ha bisogno di società che organizzano corsi di formazione senza garanzie di sbocchi occupazionali, invece ha bisogno di insediamenti produttivi altrimenti i giovani saranno sempre più costretti ad emigrare, invece di svolgere un ruolo attivo ed essere disponibili per rinsanguare gradualmente la classe dirigente del Paese. Altro che rottamazione o scioglimento dei nodi giordani.