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Sarri può entrare nella storia azzurra

Opinionista: 

È proprio vero che Napoli- Juventus non potrà mai essere una partita come le altre. Per capire che cosa significa per il tifoso azzurro la gara di stasera al San Paolo non ci vuole molto: basta vedere in quanto tempo sono finiti i biglietti messi a disposizione dalla società solo mercoledì pomeriggio alle 18. Nel giro di poche ore sono andati a ruba i settori popolari Curve e Distinti e anche le Tribune non saranno vuote. Praticamente lo stadio di Fuorigrotta si riempirà come ai vecchi tempi. Ci saranno pure i famosi fan dei grandi eventi, sta di fatto che mai come in questa occasione ci vorrà l’apporto di tutti per permettere a Sarri di entrare di diritto nella storia azzurra. Anche se è solo nato a Pozzuoli e poi è andato a vivere a Figline Valdarno, il toscano sa cosa significa Napoli- Juve per il “suo” popolo. Fino a domenica scorsa con la Lazio, Higuaìn e compagni erano stati snobbati dal pubblico. La nuova stagione, visto ciò che era successo nell’ultima con conseguente mercato insufficiente, aveva fatto nascere un disamore per il nuovo progetto di De Laurentiis. Nulla contro l’allenatore, ma la gente proprio non se la sentiva di andare al campo. Quando c’è la Vecchia Signora di fronte, però, cambia tutto. Non ci sono disaffezioni che tengano. È l’avversaria più odiata in Italia e per questo motivo non si può fare a meno di riempire il San Paolo. Nessuno si sarebbe aspettato, considerato i precedenti, che la Juventus arrivasse a Napoli con così tanti problemi e una classifica deficitaria. Peggiore di quella degli azzurri. Cinque punti dopo altrettante partite sono davvero troppo pochi per una big che ha sempre dominato dagli inizi degli ultimi quattro tornei. L’Inter è distante dieci lunghezze e se stasera i bianconeri dovessero perdere col Napoli, veramente sarebbe improbabile poter concorrere per il titolo. Soprattutto se la Mancini band battesse pure la Fiorentina. Ecco, quindi, che il sor Sarri potrebbe togliersi la soddisfazione di dare il colpo di grazia al collega Allegri, finito nella macina delle critiche. Certo, se il Napoli dovesse giocare come contro la Lazio, non ci sarebbe storia ma purtroppo col Carpi si è visto che non sempre ci si può esprimere a certi livelli. Soprattutto se si incontrano delle provinciali. La Juve è una big ma non per questo verrà al San Paolo per prestare il fianco. Lo schieramento sarà lo stesso di Castori (3-5-2) ma naturalmente ci saranno molti più spazi perché la Juve vorrà vincere. Spetterà ai soliti campioni poter fare la differenza. Higuaìn ha provato l’ebbrezza di far piangere i bianconeri in Supercoppa Italiana a Doha ma l’anno scorso in campionato ha pagato dazio sia all’andata che al ritorno. Al San Paolo è una macchina da guerra il Pipita. I quattro gol che ha già realizzato li ha griffati tutti in casa (due alla Samp e due alla Lazio). Se magari ci riprovasse non farebbe male. Sfondare la difesa di Chiellini e Bonucci non sarà facile, anche perché in porta ci sarà Buffon. Ma un puntero di razza come lui non si tira indietro davanti a nulla. A patto che lo mettano in condizione di arrivare nell’area bianconera. A prescindere dall’argentino, dovrà essere tutto il Napoli a funzionare. Sarri andrà sul sicuro schierando la formazione che ha stramazzato la Lazio la scorsa domenica. Si dovrà approfittare delle defezioni juventine evitando di pensare che sarà tutto facile. Quando meno te lo aspetti la zebra può diventare leone e colpire a freddo. In questo momento, però, la formazione azzurra non può permettersi il lusso di fare brutte figure e per questo motivo dovrà rivestirsi da grande e battere l’odiata nemica. Perché Napoli-Juventus non sarà mai una partita come le altre