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Siamo all’inizio ma Ancelotti deve fare delle scelte

Opinionista: 

Una intera estate a provare e riprovare il 4- 2-3-1 e poi ti rendi conto che con il classico 4- 4-2 si va molto meglio. Non ha funzionato nelle prime due giornate il modulo che Ancelotti vuole utilizzare per il Napoli di questa stagione. Sia a Firenze che a Torino si è vista una squadra in difficoltà dalla metà campo in giù. Non regge la linea a due formata da Zielinski ed Allan davanti alla retroguardia ed inoltre Manolas e Koulibaly si conoscono ancora poco permettendo agli avversari di segnare a raffica. Kalidou sabato sera è stato sfortunato in occasione dell’autorete che ha permesso alla Juventus di vincere ma l’intera sua serata non è stata ad altissimi livelli. Si è fatto dribblare come un pollo dal suo vecchio amico Higuaìn e varie volte è stato lasciato sul posto da Matuidi piuttosto che da Douglas Costa. Il problema, però, è generale. Sette gol in due sfide non si prendono solo per demeriti dei difensori ma per colpa di tutti. In special modo di chi sta più avanti. Ecco quindi che Carletto deve decidere cosa fare con il centrocampo. Vabbene fare le prove in amichevole ma nelle gare ufficiali è un rischio assoluto non avere filtro e forza a centrocampo. Non è un caso, infatti, che quando è entrato Elmas e si è passati a quattro con Fabian al centro e Zielinski a sinistra la Juve ha avuto difficoltà. Sarà stato anche per un calo fisico generale ma sta di fatto che si è visto qualcosa di diverso. Si è avuta la forza di rimontare e di dare un segnale importante al torneo: «Per lo scudetto ci siamo anche noi», hanno detto in coro gli azzurri. Poi è andata come è andata. Comunque Ancelotti non sarebbe stato contento del pareggio. Un punto avrebbe cambiato poco perché la prestazione della prima ora è stata insufficiente. Ma comunque avrebbe fatto comodo per il morale e la classifica. Partite del genere non si possono perdere nel finale per una svirgolata di uno dei difensori più forti al mondo. Anche perché se capita in una partita che vale la qualificazione agli ottavi di Champions c’è da sbattere la testa contro il muro. E ora che si fa? Dal mercato non può arrivare niente a centrocampo e in difesa. L’unico acquisto in entrata è quello di Llorente che sabato si è sottoposto alle visite mediche. Giuntoli non ha in agenza alcun altro rinforzo se non qualche nome in uscita. Stasera alle ore 22 si chiudonoi i battenti. Poi si potranno prendere solo gli svincolati. Il popolo napoletano aveva cullato il sogno del grande colpo finale. Sembrava fosse possibile poter vedere Icardi con la maglia numero nove azzurra ed, invece, Maurito ha preferito adire per le vie legali contro l’Inter per rimanere a Milano. Si pensava inoltre ad una apertura del Real Madrid per avere James Rodriguez in prestito ma non c’è stato verso di convincere Florentino Perez. De Laurentiis si è impuntato ma allo stesso tempo ha sborsato 42 milioni di euro per l’acquisto di Hirving Lozano. Il messicano ha subito messo le cose in chiaro contro la Juventus. Segnando un gol e di mostrando di essere già pronto per il campionato italiano. Se il buongiorno si vede dal mattino il patron ne ha indovinato un altro di colpo. Di questo calciatore ne sentiremo parlare e sicuramente, grazie ad Ancelotti, nel giro di pochi mesi il suo valore raddoppierà. Adesso, però, l’importante è concentrarsi sul presente. Un presente ancora da decifrare a livello di moduli e strategie tecniche.