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Trasporti, infrastrutture e sicurezza stradale

Opinionista: 

Il nuovo anno non è iniziato sotto una buona stella. La figuraccia del trasporto pubblico Anm, fermo nella notte di San Silvestro, infatti, suona come un violento e rumoroso schiaffo in faccia alla città, ai suoi abitanti ed ai tantissimi turisti in visita a Napoli  durante queste festività. È il segno di una definitiva rottura tra le parti in causa impegnate in un assurdo braccio di ferro a danno della collettività, vera vittima di un disservizio che si sta protraendo da troppo tempo ormai. Una diatriba in cui è venuto meno il buon senso e, soprattutto, sono sfuggiti, ai protagonisti, il ruolo e l’importanza del trasporto pubblico. La città può ancora sopportare le conseguenze di sprechi di risorse, inefficienze di gestione e difesa ad oltranza di rendite di posizione? Ciascuno ha le sue responsabilità in questa storia, ma, a quanto pare, nessuno ha il coraggio di riconoscerle e di collaborare per un recupero di credibilità e di funzionalità del servizio. La riprova sono le dichiarazioni del Sindaco che si mostra semplicemente dispiaciuto del forfait dell’Anm, quasi si trattasse di una vicenda estranea alle sue competenze. Nel contempo, dispensa critiche esagerate per le misure di sicurezza adottate in occasione dei festeggiamenti in piazza per il Capodanno. Non meno censurabile è stato il comportamento dei dipendenti dell’azienda pubblica rifiutatisi di lavorare in orario straordinario, per la mancata corresponsione del premio 2016. Ciò denota scarsa attenzione e sensibilità per le esigenze dei cittadiniutenti- contribuenti dalle cui tasche, eppure, provengono le risorse per pagare anche i loro stipendi. Sicuramente si sarebbero potuti scegliere altri tempi e modi per far valere le rivendicazioni contrattuali, per quanto giuste esse siano: ci sono casi in cui l’interesse sociale va anteposto a quelli di categoria. È facile dire che la vocazione di Napoli deve essere il turismo. I fatti, però, dimostrano che siamo molto lontani da questo obiettivo, a partire dalla pubblica amministrazione incapace di creare condizioni di accoglienza tali da rendere il soggiorno dei visitatori un’esperienza piacevole da ripetere e propagandare. In quest’ottica, i trasporti e le infrastrutture costituiscono il biglietto da visita di una città. È dalla qualità della mobilità urbana, infatti, che si formano le prime impressioni ed esperienze dei forestieri. E sotto questo aspetto, purtroppo, Napoli, al primo impatto, suscita avvilimento, salvo qualche positiva eccezione, come, per esempio, la Tangenziale di cui non demonizziamo il pedaggio, pur riconoscendo che si tratta di un caso anomalo in Italia. Se questa arteria, fondamentale per i collegamenti intra ed extra urbani, fosse gestita dalla nostra pubblica amministrazione, infatti, ci troveremmo al cospetto dell’ennesima strada abbandonata e dissestata, al pari del resto della rete viaria comunale e provinciale. Certo, l’aumento del ticket ad un euro non è una notizia piacevole. Tuttavia, senza queste risorse non si potrebbero realizzare i numerosi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che annualmente si effettuano, né portare a termine le opere di ampliamento e ristrutturazione. E ciò, soprattutto, per migliorare la circolazione e la sicurezza dell’intera infrastruttura. Se, poi, consideriamo che per ogni euro investito nella sicurezza stradale se ne risparmiano venti di costi sociali, crediamo che quello speso per il transito su questa arteria almeno è ben utilizzato per la difesa della vita umana e dell’ambiente. Altrettanta solerzia ci piacerebbe riscontrare negli Enti locali che, raramente, destinano, per questo scopo, almeno il 50% dei proventi delle multe, così come prescrive il Codice della Strada. Trasporto pubblico e sicurezza stradale sono alcune delle priorità su cui lavorare nel nuovo anno con costanza e competenza, affinché la “mobilità responsabile”, che andiamo promuovendo da anni, non sia un’utopia irrealizzabile, ma diventi un “modus vivendi” per rendere la città più vivibile ed accogliente.