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Una sfida stregata ma si deve fare molto di più

Opinionista: 

Incredibile ma vero. Per tutto il secondo tempo si è giocato solo nell’area di rigore del Cagliari e alla fine il Napoli ha perso la partita. È inspiegabile ma è successo. Perché i sardi, a tre minuti dalla fine, sono riusciti con un contropiede a segnare con Castro lasciato tutto solo in area. Fa rabbia perdere così. Anche perché si è giocato bene e si è tirato in porta la bellezza di quindici volte. Il portiere Olsen è stato invalicabile e la sua porta è diventata stregata. I due pali esterni di Mertens gridano ancora vendetta. Per non parlare delle tante occasioni da gol sui cross in area sia in azione che dai corner. Koulibaly, Di Lorenzo e Llorente sono stati sfortunati e quando il pallone sembrava stesse entrando è intervenuto qualche difensore che l’ha ricacciata fuori. Questo è il calcio, purtroppo. Se non la sblocchi dominando poi ti devi anche aspettare la beffa. Che iersera è arrivata. Sicuramente la partita con il Cagliari non era facile ma dopo l’intensità e il lavoro fatto nella ripresa non si può rimanere a bocca asciutta. La sconfitta è una batosta troppo grossa per un gruppo che ha dominato in lungo e in largo. Cadere così mette a rischio la corsa scudetto. Anche perché l’Inter ha vinto la quinta partita consecutiva e a Juve, pur non brillando, porta sempre a casa la pagnotta. Adesso lassù c’è Conte e subito dopo Sarri. Mentre Ancelotti è fermo a quota nove punti addirittura in condominio con il Cagliari. Si è solo all’inizio ma per una squadra che vuole vincere lo scudetto due sconfitte in cinque gare sono un po’ troppo. Eppure il Napoli aveva messo tutti d’accordo sulla sua forza in questa stagione. Battere il Liverpool non era cosa facile ma è successo. A Lecce si è stravinto cambiando otto uomini rispetto alla Champions. Ieri sera sono tornati tanti titolari ma non sono bastati. Vogliamo prendercela con la malasorte, ma non sarebbe giusto. Quando si domina come contro il Cagliari la colpa non è della sfortuna ma della mancata precisione sotto porta. Ad un certo punto i sardi non sapevano più come uscire e salvarsi dallo svantaggio. Sembrava che il gol fosse nell’aria ed, incredibilmente lo hanno segnato gli avversari. Gli azzurri si sono arrabbiati molto per un mancato fischio su una trattenuta a Llorente nell’azione precedente. Koulibaly ha protestato ed è stato spedito fuori con un rosso diretto. Il signor Di Bello di Brindisi avrebbe anche potuto evitare. Ed, invece, ha alzato il rosso e lo ha mandato fuori. Rimasto in dieci, il Napoli ha provato almeno a pareggiare ma non c’è stato nulla da fare. E Maran si è trovato con altri tre punti in saccoccia senza saperlo. Poco importa al tecnico degli isolani come sia arrivata la vittoria. A lui andava bene anche un pari al San Paolo. Figurarsi come è stato contento per aver addirittura incassato l’intera posta in palio. C’è rimasto male, invece, Ancelotti che ha risposto male a Marocchi in diretta su Sky. L’opinionista, infatti, ha evidenziato che c’era l’intensità della terza amichevole a Dimaro. «Chiedetelo a Maran se era così », ha ribadito il tecnico di Reggiolo. Naturalmente sempre rimanendo nei ranghi e mai perdendo il self control. Comunque, se questa sconfitta costerà cara lo sapremo solo a maggio prossimo. Di sicuro perdere punti contro il Cagliari in casa non va proprio bene per la corsa scudetto. Magari si vincerà immeritatamente in futuro ma questo stop proprio non ci voleva. Anche perché si doveva sfruttare il fattore campo in vista della seconda sfida consecutiva di domenica contro il Brescia. Ma è andata così. Non resta altro che leccarsi le ferite e pensare a preparare bene il prossimo incontro contro Balotelli e compagni.