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  • ROMA (ITALPRESS) - "C'è un calo dei consumi e questo succede tutte le volte che c'è un aumento dell'inflazione, ma secondo me va sottolineato che succede tutte le volte che tutte le spese obbligate hanno grossi incrementi: questo porta i consumatori a ridurre tutte le spese non obbligate, intervenendo dove possono per risparmiare". Lo ha detto Flavio Ferretti, presidente di IBC, l'Associazione delle Industrie dei Beni di Consumo che annovera circa 33mila aziende, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell'agenzia Italpress. "Come spesso accade, non c'è mai qualcosa di costante in tutte le categorie", continua. Per quanto riguarda il caro prezzi, sottolinea, "le aziende subiscono gli aumenti dei costi come li subiscono i consumatori", poi c'è da considerare il fatto che "ci sono prodotti che vengono commercializzati tutto l'anno, ma vengono raccolti e comprati solo in un certo mese". E oltre alle materie prime c'è anche l'aumento del costo dei materiali, come il vetro che è aumentato dell'88%, la carta del 65%: gli imballi si fanno con quello" e "la costruzione di un prodotto è la somma di tutti i costi".
    IBC ha presentato un protocollo anti-inflazione al ministero delle Imprese. "Il ministro Urso aveva presentato inizialmente un protocollo, un accordo per la distribuzione che definiva alcuni parametri: noi lo abbiamo trovato difficile da sottoscrivere", anche perchè "non potremmo mai prendere impegni per conto di 33mila aziende", quindi "abbiamo proposto una lettera di intenti, con l'impegno sottoscritto dalle associazioni nei confronti dei propri associati, che è innanzitutto informare. Auspichiamo che questo tipo di iniziativa possa avere un certo tipo di successo, perchè siamo consapevoli delle tematiche che affliggono i nostri consumatori", sottolinea. "Se vogliamo trovare delle modalità di diminuzione o quantomeno di contenimento dell'inflazione, forse è più opportuno far sedere al tavolo della discussione di tutti gli attori della filiera", anche "il trasporto, visto che la logistica è comunque un costo estremamente importante". E' altrettanto "importante identificare delle possibilità per avere meno costi sulla gestione degli imballi e così via: parliamo di digitalizzazione e di responsabilità sociale delle aziende", aspetti per cui "fanno degli investimenti, sostengono dei costi e, spesso e volentieri, si indebitano", continua Ferretti. "La politica del continuo, veloce e repentino aumento dei tassi mette pesantemente in difficoltà tutti i consumatori che lo subiscono, ma anche tutte le aziende: il ricorso al credito delle aziende industriali italiane è sceso di 3,7 punti, perchè non hanno più soldi per pagare gli interessi", spiega. "L'Italia ha un tessuto industriale flessibile che riesce ad adattarsi al cambiamento e alle problematiche, questo non vuol dire però che siano tutte rose e fiori" perchè "negli ultimi tre anni abbiamo perso 3.600 aziende che sostanzialmente hanno chiuso e immaginiamo quante migliaia di dipendenti", ricorda. "Per natura sono ottimista", anche "perchè la conformazione del tessuto industriale italiano è ricca, con dei valori di prodotto che credo tutto il mondo ci invidia. Dall'altra parte però bisogna preservare la pelle, perchè avere una così alta mortalità di aziende è un valore che si perde", conclude.

    - Foto Italpress -

    (ITALPRESS).

  • ROMA (ITALPRESS) - "Il tour istituzionale fra la Corea del Sud e la Cina ci ha insegnato che c'è tanta voglia d'Italia nel mondo. Che il nostro stile, lo stile italiano, è riconosciuto, ammirato, invidiato ed emulato". Così il ministro del Turismo Daniela Santanchè al termine della conferenza stampa con influencer e giornalisti cinesi a Shanghai, ultima tappa della missione commerciale fra la Corea del Sud e la Cina (Seoul, Hong Kong, Macao, Shanghai).
    "Con i nostri imprenditori, che mi hanno accompagnata e che sono stati bravissimi nei vari incontri avuti con gli stakeholder cinesi, credo che ci sia un grande lavoro da fare - aggiunge -. Penso che la partnership con la Cina sia una partnership di crescita, sviluppo, e anche di creazione di lavoro e valore per le nostre imprese. Torno quindi in Italia più ricca. Più ricca di un'esperienza che vale la pena fare e grazie alla quale ho imparato a conoscere un Paese che credevo diverso da quello che è. Una Nazione che dobbiamo guardare con attenzione perchè sta cambiando anche rispetto a quello che era prima del Covid. Quindi bisogna essere smart nel saperla leggere. Se lo sappiamo fare, se il governo farà la sua parte, io credo che questo diventerà un mercato molto molto interessante", conclude Santanchè.

    - Foto: Agenzia Fotogramma -

    (ITALPRESS).

  • MARSIGLIA (FRANCIA) (ITALPRESS) - "Non possiamo più assistere ai drammi dei naufragi, dovuti a traffici odiosi e al fanatismo dell'indifferenza. Le persone che rischiano di annegare devono essere soccorse. E' un dovere di umanità e di civiltà". Lo ha detto Papa Francesco, nel suo intervento a Marsiglia al Memoriale dedicato ai marinai e ai migranti morti in mare.
    "Non facciamo naufragare la speranza, costruiamo insieme un mosaico di pace", ha aggiunto il Pontefice, per il quale "impedire i salvataggi è un gesto di odio travestito da equilibrio".

    - Foto: Agenzia Fotogramma -

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  • GENOVA (ITALPRESS) - "Vogliamo rappresentare una nazione responsabile, capace e in grado, soprattutto nei momenti di difficoltà, di non disperdere le risorse ma di raccontare al mondo che è la prima e la più brava a spendere quelle risorse". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni prima di firmare l'intesa con la Regione Liguria sull'utilizzo di 265 milioni di euro di fondi Fsc. "E' solo il primo esempio di una nuova stagione della capacità che avrà l'Italia di spendere i fondi europei", ha aggiunto Meloni.
    "L'obiettivo è non perdere neanche un euro" di fondi europei "perchè l'Italia non se lo può permettere", ha sottolineato Meloni. "Cerchiamo di far sì che l'Italia, che è stata troppo spesso fanalino di coda nella spesa dei fondi europei, sia una nazione virtuosa che possa fare da esempio per le altre - ha aggiunto la presidente del Consiglio -. Questo richiede una strategia che oggi identifichiamo in questo lavoro con le singole Regioni e richiede il coraggio di dire che quando le risorse sono state messe su dei piani e non sono state spese nei tempi in cui dovevano essere spese devono essere definanziate per trasferire le risorse su altro e consente poteri sostitutivi da parte del governo nazionale quando le risorse non dovessero essere spese adeguatamente".

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  • ROMA (ITALPRESS) - Il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano è morto presso la clinica Salvator Mundi al Gianicolo, a Roma. Aveva compiuto 98 anni lo scorso 29 giugno. E' stato l'undicesimo presidente della Repubblica italiana, dal 15 maggio 2006 al 14 gennaio 2015 ed è stato anche il primo capo dello Stato nella storia repubblicana a essere eletto per un secondo mandato nel 2013. Sposato con Clio Bittoni, lascia due figli: Giovanni e Giulio. Giorgio Napolitano è nato a Napoli il 29 giugno 1925 da Giovanni, avvocato, poeta e saggista e Carolina Bobbio, figlia di nobili napoletani di origine piemontese. Nel 1945 aderisce al Partito Comunista Italiano, di cui è segretario federale a Napoli e Caserta. Nel 1947 si laurea in Giurisprudenza all'Università Federico II di Napoli (successivamente ha ricevuto sette lauree honoris causa), nel 1953 viene eletto deputato ed entra in Parlamento per la prima volta. Tra il 1960 e il 1962 è responsabile della sezione lavoro di massa.
    Successivamente, dal 1963 al 1966 è segretario della federazione comunista di Napoli. Nel confronto interno seguito alla morte di Palmiro Togliatti nel 1964, Napolitano è uno degli esponenti moderati di maggior peso, parte della corrente del partito più attenta al partito socialista italiano. Negli anni '70 tenendo conferenze negli istituti di politica internazionale nel Regno Unito, in Germania e nelle università statunitensi: nel 1978 fu il primo dirigente del partito comunista italiano a ricevere un visto per tenere convegni negli USA. Alla morte di Enrico Berlinguer, Napolitano è tra i possibili successori alla segreteria, ma gli viene preferito Alessandro Natta. Viene eletto all'Europarlamento e dal 1992 al 1994 (la XI legislatura passata alla storia per "Tangentopoli") ricopre il ruolo di presidente della Camera. Nel 1996, il premier Romano Prodi lo nomina ministro dell'Interno e con Livia Turco darà corpo alla legge che istituisce per la prima volta i centri di permanenza temporanea degli immigrati clandestini. Da maggio 1996 a ottobre 1998 è ministro per il coordinamento della protezione civile. Dopo la caduta dell'esecutivo guidato da Prodi, è nuovamente europarlamentare dal 1999 al 2004 tra le file dei Democratici di sinistra. Ricopre la carica di presidente della Commissione Affari Costituzionali. Il 23 settembre 2005 il capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi lo nomina senatore a vita.
    Il 10 maggio 2006, alla quarta votazione, è eletto undicesimo presidente della Repubblica italiana con 543 voti su 990 votanti dei 1009 aventi diritto. E' il primo capo dello Stato proveniente dal PCI e il terzo napoletano dopo De Nicola e Leone. Sette anni dopo, il 20 aprile 2013, a causa di uno stallo seguito alle elezioni politiche, è diventato il primo inquilino del Quirinale a essere rieletto alla presidenza seppur per soli due anni e non per un altro settennato pieno. Il 14 gennaio 2015, infatti, ha rassegnato le proprie dimissioni preannunciate nel messaggio di fine anno e dovute alle difficoltà legate all'età. In quanto presidente emerito della Repubblica ha acquisito di diritto la carica di senatore a vita.

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  • ROMA (ITALPRESS) - "Nella vita di Giorgio Napolitano si specchia larga parte della storia della seconda metà del Novecento, con i suoi drammi, la sua complessità, i suoi traguardi, le sue speranze". Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
    "Dalla frequentazione, negli anni giovanili, dello stimolante ambiente culturale napoletano, all'adesione alla causa antifascista e del movimento comunista, all'impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle classi sociali subalterne, sino poi alla convinta opera europeistica e di rafforzamento dei valori delle democrazie, il presidente Napolitano ha interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso dell'Italia e dell'Europa - prosegue -. Membro del Parlamento Europeo, e Presidente della sua Commissione Affari costituzionali, promosse il rafforzamento delle istituzioni comunitarie per un'Europa sempre più autorevole e unita".
    "Eletto alle più alte magistrature dello Stato, Presidente della Camera dei Deputati, Senatore a vita, Presidente della Repubblica per due mandati, ha interpretato con fedeltà alla Costituzione e acuta intelligenza il ruolo di garante dei valori della nostra comunità, con sentita attenzione alle istanze di rinnovamento presenti nella società - conclude il capo dello Stato -. Votato alla causa dei lavoratori, inesauribile fu la sua azione per combattere la spirale delle morti sul lavoro. La sua morte mi addolora profondamente e, mentre esprimo alla sua memoria i sentimenti più intensi di gratitudine della Repubblica, rivolgo ai familiari il cordoglio dell'intera nazione".

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  • SALERNO (ITALPRESS) - Salernitana e Frosinone si accontentano di un punto a testa: finisce 1-1 il match delle ore 18.30, in gol Simone Romagnoli e Jovane Cabral. I campani tornano a fare punti dopo due ko consecutivi, prosegue invece la striscia positiva dei ciociari in Serie A dopo il successo in rimonta sul Sassuolo. Nel prossimo turno ci sarà la sfida contro la Fiorentina mentre i granata affronteranno la trasferta di Empoli.
    Ritmo, occasioni da gol e tanto nervosismo: la gara dell'Arechi ha vissuto momenti differenti, a partire dalla traversa colpita da Cabral al 9' di gioco. Il primo sussulto ha svegliato la squadra di Di Francesco - in campo col solito 4-3-3, con Cheddira prima punta - e i ciociari hanno trovato immediatamente il gol all'11' con Romagnoli, su colpo di testa arrivato sugli sviluppi di un calcio d'angolo. I padroni di casa - orfani di Boulaye Dia, presente oggi allo stadio - hanno rischiato di affondare quando al 17' Caso ha raddoppiato con un'azione personale, ma la rete non è stata convalidata a causa di una posizione irregolare. La squadra di Sousa si è vista soltanto grazie al mancino di Candreva da posizione praticamente impossibile, il Frosinone invece ha avuto un unico demerito, quello di non trovare la rete del 2-0. Presupposti che hanno ribaltato l'inerzia del match già nella ripresa quando al 7' Cabral, su assist del solito Candreva, ha trovato il varco giusto per il pareggio: una rete che ha allontanato i fantasmi del 3-0 contro il Torino e che ha dato modo al numero 87 della Salernitana di iniziare a fare il bello e il cattivo tempo. Ad alzare la barricata ci ha pensato Turati con un intervento strepitoso al 15' su Maggiore: il portiere dei giallazzurri è riuscito a deviare in angolo la conclusione dal limite dell'ex Spezia. La Salernitana nel finale ha provato a vincerla, il Frosinone invece ha retto strappando un punto prezioso: ritorno in Serie A da favola per i ciociari, ora a quota 8 punti dopo 5 giornate.
    - foto LivePhotoSport -
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  • LECCE (ITALPRESS) - Un gol di Oudin a 6 minuti dal 90' spinge il Lecce al secondo posto in classifica per una notte. E' il miglior inizio della loro storia per i salentini che al Via del Mare stendono 1-0 un Genoa rimasto in dieci uomini per più di un'ora a causa dell'espulsione nel primo tempo di Martin. D'Aversa lancia l'algerino Touba che fa coppia con Pongracic per sostituire lo squalificato Baschirotto. Avanti non c'è l'infortunato Banda, tocca a Strefezza giocare nel tridente con Almqvist e Krstovic. Gilardino conferma l'undici che sabato scorso ha pareggiato con il Napoli: 4-4-2 con Gudmundsson e Retegui in attacco. Forcing del Lecce in avvio e primi tentativi verso la porta di Martinez: Strefezza calcia alto da fuori area, Krstovic debolmente tra le braccia del portiere. Ancora l'attaccante montenegrino è tra i più vivaci, ma non trova la porta con un colpo di testa e con una conclusione dal limite. Per assistere a una chance del Genoa bisogna attendere più di mezzora: al 32' filtrante per Gudmundsson che arriva davanti al portiere e viene disturbato sul più bello dal ritorno di Touba. Proprio quando gli ospiti stavano crescendo e prendendo campo la partita si mette in salita: Martin, già ammonito, entra in ritardo su Almqvist e si becca il secondo giallo lasciando i rossoblu in 10 uomini. Prima dell'intervallo un'altra incornata di Krstovic finisce di poco a lato. Forti della superiorità numerica i giallorossi spingono ancora con maggiore convinzione nella ripresa. Buon pallone per Rafia che però lo spedisce in curva, Almqvist ci prova tre volte senza fortuna. In mezzo alle occasioni dello svedese, dall'altro lato Falcone blocca in due tempi un tiro di Badelj, mentre per i salentini Krstovic palleggia in area e tenta una soluzione acrobatica che manca di poco il bersaglio. Il Genoa si difende a pieno organico e solo con un contropiede solitario di Gudmundsson si vede dalle parti di Falcone, il Lecce preme senza sosta e alla fine viene premiato: dopo due tiri di Strefezza fuori misura è il neoentrato Oudin a pescare il jolly dalla grande distanza con una conclusione che viene anche deviata da Frendrup prima di insaccarsi alle spalle di Martinez. Con generosità i liguri negli ultimi minuti provano a risalire, ma Malinovskyi su punizione non spaventa Falcone. E il pubblico del Via del Mare continua a sognare.
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  • ROMA (ITALPRESS) - Migliorare i servizi idrici e di depurazione per fornire un servizio più efficiente e resiliente a oltre 4 milioni di cittadini in Puglia e Campania. Questi sono i principali obiettivi del finanziamento verde (Green Loan) da 270 milioni di euro concesso dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) ad Acquedotto Pugliese S.p.A. (AQP). Nel dettaglio, le risorse della BEI sosterranno il programma di investimenti idrici e fognari per il periodo 2023-2027 di AQP che, oltre al finanziamento della Banca dell'Unione europea, riceverà ulteriori fondi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
    Grazie alle risorse della BEI e del PNRR, AQP prevede di realizzare circa 100 interventi di piccole e medie dimensioni al fine di migliorare ulteriormente la preservazione e l'utilizzo efficiente delle risorse idriche, ridurre le perdite d'acqua della rete e garantire il rispetto delle normative ambientali nazionali ed europee.
    Gli investimenti contribuiranno a migliorare l'approvvigionamento idrico, la raccolta delle acque reflue, l'ammodernamento dei depuratori esistenti e la costruzione di nuove reti fognarie. Inoltre, sono previsti interventi volti a migliorare la digitalizzazione di AQP tramite l'installazione di contatori intelligenti e la resilienza dei sistemi di approvvigionamento contro futuri eventi metereologici estremi come la siccità.
    Il finanziamento ad AQP rappresenta uno dei primi Prestiti Verdi (Green Loans in inglese) della BEI nel settore idrico in Italia ed il primo per un operatore del Mezzogiorno. Tali azioni supportano interventi prioritari dedicati esclusivamente alla sostenibilità, all'azione climatica e alla cura dell'ambiente.
    "Con questa operazione la BEI, la Banca del clima dell'UE, si conferma come uno dei maggiori finanziatori del settore idrico italiano, che nel solo 2023 ha sostenuto con oltre 1,3 miliardi di euro", ha commentato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente BEI.
    "Grazie alle risorse della BEI e del PNRR, AQP ridurrà le perdite e migliorerà la qualità dell'acqua e del servizio idrico nei 260 comuni serviti in Puglia e Campania", ha aggiunto.
    "Il finanziamento verde della BEI - ha spiegato Domenico Laforgia, Presidente AQP - darà supporto al Piano Strategico di Acquedotto Pugliese. L'investimento complessivo previsto fino al 2026 è di 2 miliardi di euro e nel solo 2022 abbiamo messo in campo oltre 312 milioni. Gli obiettivi sono ambiziosi, a completamento del Piano contiamo di recuperare 44 milioni di metri cubi di perdite idriche e di gestire in house 130mila tonnellate di fanghi di depurazione. Inoltre, AQP punta ad autoprodurre 91 GWh di energia da fonti rinnovabili. I benefici saranno tangibili, tanto per il miglioramento dei servizi quanto per il positivo impatto economico, sociale e ambientale".
    La BEI, in quanto banca del clima dell'Unione Europea, è uno dei maggiori finanziatori del settore idrico a livello mondiale, con più di 1.600 progetti e circa 80 miliardi di euro di finanziamenti erogati dal 1958 ad oggi. Fra il 2016 e il 2022, l'Italia è stato il maggior beneficiario delle risorse BEI dedicate al settore idrico. Durante questo arco temporale, la BEI ha finanziato 40 operazioni per un totale di 2,9 miliardi di euro nel Paese, contribuendo ad attivare investimenti per circa 8,9 miliardi. Il prestito ad AQP, il terzo ricevuto dalla BEI, si aggiunge a quelli recentemente firmati nel 2023 con Gruppo Iren (Liguria), CIIP (Marche), Acque Spa (Toscana), ACEA (Lazio), Gruppo HERA (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Veneto) e Como Acqua (Lombardia).

    - foto ufficio stampa AQP-BEI -
    (ITALPRESS).

  • CERNOBBIO (COMO) (ITALPRESS) - A fine 2023, il tasso di deterioramento del credito delle banche italiane si dovrebbe attestare all'1,2%, un livello inferiore ai minimi del periodo precedente alla crisi dei mutui subprime. Contestualmente, il lavoro dell'industria italiana degli Npl continua a favorire una migliore qualità del credito grazie al lavoro sinergico con il settore bancario che sta favorendo il risanamento dei bilanci. Negli ultimi 8 anni, l'industria italiana del credito deteriorato ha contribuito a generare 55 miliardi di euro di riduzione dello stock Npe, portandolo dai 361 miliardi di euro di inizio 2015 ai 306 miliardi di euro di fine 2022. Nello stesso periodo, gli operatori specializzati nel mercato degli Npl hanno favorito il processo di de-risking degli istituti bancari italiani, con 352 miliardi di euro di crediti deteriorati transati tra il 2015 e il 2022. Di questi, ben 42 miliardi di euro sono stati ceduti nel 2022, sebbene fosse già stato raggiunto nel 2021 il target EBA del 5%, a conferma di sinergie destinate a proseguire anche nel prossimo triennio grazie al lavoro di una industry Npl strutturata. Sono questi i principali temi che emergono dal "Market Watch Npl" elaborato dall'Ufficio Studi di Banca Ifis e presentato in occasione della 12esima edizione del Npl Meeting, l'annuale appuntamento dedicato all'industria del credito deteriorato tenutosi oggi a Villa Erba, Cernobbio, che è stata intitolata "Step Up".
    L'analisi di Banca Ifis ha acceso i riflettori sul percorso di de-risking delle banche italiane: un percorso che non trova eguali in Europa e che ha messo il sistema finanziario nazionale nelle condizioni di generare una migliore qualità del nuovo credito, come dimostrato dall'evoluzione dell'Npe ratio. Questo è diminuito di quasi 14 punti percentuali, passando dal 17% del 2015 al 3,1% del 2022, con una ulteriore diminuzione prevista per fine 2023 quando dovrebbe attestarsi al 3%, un livello di gran lunga inferiore alla soglia del 5% definita da EBA.
    Anche se le principali previsioni di scenario delineano una forte resilienza delle economie globali, sul futuro del credito italiano permane l'incognita dello scenario macro: il mix tra il prolungato periodo di tassi elevati, l'eventuale mancanza di correzione delle politiche sui tassi da parte delle banche centrali in relazione al rallentamento economico e le tensioni geopolitiche potrebbe generare nuovi flussi di crediti deteriorati.
    Il Market Watch di Banca Ifis offre, inoltre, uno sguardo prospettico sul futuro dell'industria italiana degli Npl. Nel corso del 2023, si prevede che saranno completate transazioni Npe per 32 miliardi di euro, cifra che include anche circa 8 miliardi di euro di transazioni il cui closing potrebbe essere posticipato a inizio 2024. Più in generale, nel triennio 2023-2025 si prevede che saranno portate a termine operazioni per circa 84 miliardi di euro.
    L'evoluzione del mercato sarà caratterizzata da un crescente peso del secondario, il quale arriverà a guidare circa il 50% dell'intero transato. In particolare, l'aumento dell'incidenza del mercato secondario sarà guidato dallo sviluppo delle piattaforme di vendita e dalle cessioni da parte di operatori storicamente acquisitivi, dall'interesse degli investitori per i portafogli assistiti da GACS e dall'attività di nuovi operatori. Il mercato primario, invece, sarà caratterizzato prevalentemente dal proseguo del processo di de-risking delle principali banche e dal potenziale moderato aumento dei nuovi flussi di deteriorato.
    In quest'ottica, la previsione del tasso di nuovo deterioramento del credito nel triennio 2023-25 fa segnare una sensibile riduzione, come dimostra il tasso previsto per il 2023 che dovrebbe attestarsi all'1,2%. Pur in questo contesto di miglioramento, le banche italiane presentano un rischio prospettico superiore a quello delle banche europee, sia nei crediti classificati in stage 2 sia in quelli forebone performing.
    "Nonostante il contesto congiunturale presenti più di una incognita, l'economia italiana si conferma resiliente grazie soprattutto agli stimoli fiscali espansivi e alla positiva dinamica dei consumi privati - commenta Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis -. I bilanci bancari presentano un tasso di deterioramento al minimo storico, inferiore anche ai livelli del periodo antecedente alla crisi del subprime, anche se sui nostri istituti permane un rischio prospettico superiore alla media Ue come confermano i ratios predittivi. Il nostro Market Watch evidenzia un trend positivo del flusso di nuovo deteriorato per gli anni a venire. Anche per questo motivo, il futuro del mercato italiano degli Npl vedrà un crescente ruolo del mercato secondario che sarà spinto dalla necessità di intervenire sugli incassi delle cartolarizzazioni, tra le quali le Gacs rappresenteranno una importante componente". "Molto interessante è infine notare l'andamento del divario territoriale con la differenza del tasso di deterioramento tra Nord e Mezzogiorno che raggiunge il minimo storico - aggiunge -. Si tratta di numeri positivi sui quali è evidente il ruolo di forte supporto al sistema bancario giocato dall'industria italiana degli Npl".

    - foto ufficio stampa Banca Ifis -
    (ITALPRESS).

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