NAPOLI. Il dato sintetico è quanto mai chiaro: 7.330 detenuti, di cui 898 stranieri e 350 donne, su una capienza disponibile di 5.645. È quanto recita la relazione del Garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, che traccia il bilancio del 2023.

PIANETA CARCERE. L’emergenza nei penitenziari campani è quella relativa al sovraffollamento, pari a 2.343 reclusi rispetto a una capienza regolamentare di 6.248: tradotto in percentuale, circa il 45 per cento. A Poggioreale si sono 2.002 detenuti, di cui 301 stranieri, rispetto alle 1.632 previste. A seguire Secondigliano, con 1.330 a fronte dei 1.085 previsti; Santa Maria Capua Vetere (933 rispetto a 818) e Salerno (504 contro 309). In percentuale, le situazioni più critiche sono quelle di Pozzuoli, con un indice di sovraffollamento del 169,39 per cento, Sant’Angelo dei Lombardi (166,08), Benevento (171,61).

Addirittura al di sotto della proporzione ci sono Aversa, Carinola, Icatt Eboli, Icam Lauro. Per quanto riguarda il dato relativo ai decessi, lo scorso anno se ne sono registrati 29 di cui cinque suddivisi tra Santa Maria Capua Vetere (tre); Secondigliano (uno); Poggioreale (uno). Secondo il dato aggiornato al 13 marzo di quest’anno, in Campania si sono tolti la vita tre detenuti a Poggioreale, uno a Secondigliano e un altro a Carinola. In aumento anche gli atti di autolesionismo, 1.229, e i tentativi di suicidi, 156. Un’altra realtà preoccupante è rappresentata è quella relativa ai soggetti con patologie psichiatriche e soggetti tossicodipendenti. I dati pervenuti sono relativi soltanto dagli istituti di Poggioreale, Ariano Irpino, Arienzo, Benevento, Lauro, Santa Maria Capua Vetere e Sant’Angelo dei Lombardi. In totale sono presenti 1.024 tossicodipendenti e 472 con patologie psichiatriche. Le donne detenute sono 350. Secondo il Garante «dovrebbe essere prevista l’istituzione di una speciale articolazione di una unità operativa semplice all’interno di ogni carcere. C’è un Serd che lavora bene, quello di Poggioreale, che segue anche i detenuti di Secondigliano, per D’Ettore: «Fondamentale il coordinamento tra i garanti territoriali e quello nazionale» un totale di 860 persone. Va rafforzato questo Serd con figure di medici, psicologi e altri esperti». I dati sulla sanità carceraria parlano di mancanza di uno psichiatra nelle carceri di Benevento, Arienzo, Ariano Irpino, Lauro e Santa Maria Capua Vetere mentre a Poggioreale ce ne sono due che, sottolinea il Garante, «non bastano per la numerosa popolazione carceraria». Per quanto riguarda il lavoro, sono 2.150 i detenuti occupati di cui 2.183 alle dipendenze dell’amministrazione carceraria.

I DETENUTI STRANIERI. Attualmente in Campania ci sono 888 detenuti stranieri, dato aggiornato sempre al 31 dicembre scorso. Servono figure di mediatori linguistici e culturali. Attualmente su 15 istituti presenti nella regione, ci sono solo undici figure di questo tipo con un aumento del 55 per cento rispetto al 2022. I MINORI. Infine, sono 76 i minori soggetti a misure restrittive, 51 a Nisida e il resto ad Airola. I dati più allarmanti riguardano i reati di rapina, in totale 132, di cui 91 commessi nella fascia di età tra i 14 e 17 anni. Subito dopo 45 reati in materia di stupefacenti, 38 per armi e 28 per omicidio volontario.