«Vaccinazioni per la fascia 5-11 anni? Oggi alle 14 c'è la prima riunione con l'Unità di Crisi per iniziare la messa a punto organizzativa: dobbiamo avere luoghi dedicati alla somministrazione per i bambini anche negli attuali centri». Lo dice il Presidente della Campania Vincenzo De Luca, intervenuto a Napoli questa mattina a margine della presentazione della stagione invernale del Festival di Ravello.

«Vorrei mettere in piedi degli spazi specificamente dedicati alla popolazione più giovane, con la presenza dei pediatri» precisa il governatore che aggiunge: «Vogliamo andare nelle scuole, dove sarà necessaria la presenza dei genitori, ma si può creare un clima di maggiore distinzione e minore pesantezza. C'è un lavoro importante da fare per vaccinare migliaia e migliaia di bambini. L'importante è non diffondere notizie irresponsabili come è capitato in questi mesi e in queste ore. Quando arrivano le dosi? Si mettano d'accordo a livello nazionale, io non ho ancora superato il trauma di avantieri quando la mattina hanno detto che le scuole vanno chiuse quando c'è un solo positivo e la sera hanno cambiato idea: pensiamo a lavorare e lasciamo perdere le dichiarazioni che giungono da Roma». 

«Quando arriveranno le dosi per i bambini procederemo immediatamente con le vaccinazioni. Noi facciamo le somministrazioni anti polio, tetano, difterite e morbillo. Cercheremo di approfittare della vaccinazione ordinaria che si fa nei distratti per fare anche l'anti Covid» spiega De Luca che sottolinea il dato sull'aumento delle vaccinazioni (l'altro ieri 30mila somministrazioni, ieri 42mila) ma evidenzia anche un problema di carenza di personale: «Se impegniamo forze per fare il tracciamento dei contagi che aumentano, diventa complicato avere gente nei centri di vaccinazione: il personale quello è» afferma il Presidente della Campania prima di dettare la linea da seguire: «La priorità è il tema della vaccinazione ai bambini. Un adulto può aspettare un'ora, per i bambini dobbiamo avere un'organizzazione e una sensibilità straordinarie. Dobbiamo metterci tutta la delicatezza, l'umanità, e l'accompagnamento con pediatri e i medici di famiglia per vivere questo momento in maniera serena» conclude.