NAPOLi. Il rombo dei motori, il brivido di un sorpasso al fotofinish, tutt’intorno il pubblico in visibilio e l’ebrezza della velocità che aumenta metro dopo metro. Infine lo schianto mortale. Per la drammatica corsa abusiva che il 12 luglio scorso è costata la vita al 26enne di Casoria Giovanni Ferrara da ieri ci sono due persone finite in manette. Il primo, il 48enne Luigi Caiazza, direttamente coinvolto nello schianto: era lui, infatti, l’uomo che alla guida di uno Yamaha “T-Max” sfidò la vittima in una folle sfida lungo via Marconi, a Casavatore.