Ha destato una forte emozione nei napoletani il drappo che ha scoperto il  quadro restaurato della “Madonna della Tenerezza”. L'effigie, restituita alla sua vivida espressione di dolcezza, rappreesenta la Madonna che allatta Gesù Bambino, in una gloria di angeli dalle ali dorate tra le nubi, e con due cherubini che in alto ergono una corona, mentre in basso sono raffigurati santi identificati dagli studiosi (come possibili aggiunte posteriori) in San Bartolomeo, San Diego e Sant’Antonio da Padova. Il prezioso quadro è stato presentato nella Basilica di Santa Chiara, a Napoli. L’ opera, di un anonimo del XVI secolo, è stata restaurata dalla prof.ssa Monica Martelli Castaldi, dell’ Università Suor Orsola Benincasa, con un finanziamento dei coniugi Stefano e Valeria Juliano.
Una Messa è stata concelebrata da Mons. Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro e Fra’ Carlo D’ Amodio, provinciale dei Frati Minori. Nel corso della celebrazione l’associazione “Padre Dolindo Ruotolo l’ organista di Dio”, con i musicisti del Teatro San Carlo, Sergio e Armando Valentino, e l’organista Antonio Sembiante, ha eseguito inni sacri e mottetti alla Madonna, composti da Don Dolindo Ruotolo, proclamato Servo di Dio dalla Chiesa.