Tragico schianto in strada, muoiono padre e figlia: l’ultimo giro in moto per Chiara e Danilo

Due motociclisti bresciani, padre e figlia di 55 e 26 di Travagliato, sono morti questa mattina nello scontro con un’auto a Pieve San Giacomo, in provincia di Cremona.

L’incidente si è verificato poco prima delle 11 lungo la provinciale 27, le due vittime viaggiavano sulla stessa moto.

Nell’impatto con la vettura i due motociclisti sono stati sbalzati in un fossato e la macchina è rimasta in bilico su un ponticello.

 

Non era la prima volta che viaggiavano in moto

Il 55enne stava percorrendo insieme alla figlia 26enne la strada provinciale Sp27 in sella alla sua moto quando, per cause ancora da accertare, si sarebbero scontrati contro un’auto.

Come emerge dai loro profili Facebook, i due sembrerebbero essere stati soliti fare gite domenicali in sella alla moto.

L’incidente ha sconvolto la comunità di Travagliato, il comune di origine di Chiara e il padre Danilo.

 

L’incidente si è verificato attorno alle 10.45: l’impatto è stato molto violento e i due, dopo essere sbalzati dalla moto, sono morti sul colpo.

L’auto invece ha sfondato il guardrail rimanendo in bilico su un ponte.

A bordo della vettura c’erano un uomo di 59 anni e un ragazzo di 19 che non avrebbero riportato gravi conseguenze.

Sul posto sono intervenute due ambulanze e un’automedica inviate in codice rosso.

 

Per Chiara e il padre Danilo non c’è stato però nulla da fare

Le altre due persone a bordo dell’auto sono state soccorse in codice verde.

Per loro non è stato necessario il trasferimento in ospedale.

Sul luogo dell’incidente si sono recati anche i carabinieri, i vigili del fuoco e gli agenti della polizia stradale.

Le forze dell’ordine hanno eseguito tutti i rilievi del caso per ricostruire la vicenda e cercare di capire cosa sia successo e soprattutto accertare eventuali responsabilità.

 

Dramma a Varese, operaio precipita in cantiere

Incidente sul lavoro in via della Fornace Cortellezzi a Tradate, comune in provincia di Varese.

La vittima è un operaio di 52 anni che, secondo una prima ricostruzione, ha perso l'equilibrio ed è caduto da un'altezza di circa 4 metri rendendo inutili i soccorsi.

L'incidente sul lavoro è avvenuto intorno alle ore 11 all'interno del cantiere del centro commerciale. Sull'episodio indagano i carabinieri.

 

Sequestrano ragazzino dopo lite sui social, arrestati tre 20enni

Tre ventenni sono stati arrestati dopo aver sequestrato e minacciato un ragazzino. E' accaduto a Tarquinia (Viterbo). I Carabinieri della Stazione di Tarquinia, Viterbo, hanno arrestato i tre giovani (di 20, 21 e 23 anni) in flagranza di reato con l’accusa di sequestro di persona aggravato in concorso. Già noti alle forze dell’ordine, avevano prima contattato e raggiunto un ragazzino minorenne che negli ultimi tempi si è trasferito a Tarquinia, con il quale hanno iniziato a discutere animatamente per motivi riconducibili ad apprezzamenti espressi sui social da parte di uno dei tre nei confronti della sua giovane fidanzata.

Al culmine della lite i tre, minacciando con un coltello ed una mazza da baseball il ragazzo, hanno costretto il minore a salire a bordo della loro autovettura. Dopo alcuni minuti, la vittima è riuscita a divincolarsi dagli aggressori e ad allertare i Carabinieri. I militari della Stazione di Tarquinia hanno intercettato in brevissimo tempo l’autovettura in un parcheggio del centro cittadino e subito dopo i tre che, alla vista dei carabinieri, avevano cercato di nascondersi non lontano.

Gli autori del folle gesto, che per un soffio non è degenerato in un violento pestaggio, sono stati quindi arrestati e posti a disposizione dell’Autorità giudiziaria che ha disposto nei loro confronti l'obbligo di dimora nel Comune di residenza, obbligo di permanere in abitazione dalle 20 alle 6, nonché divieto di avvicinamento alla persona offesa.