Posti esauriti nella terapia subintensiva dell'ospedale Cotugno di Napoli dove su 8 posti previsti dal piano ospedaliero sono 9 i ricoverati per Covid-19. In terapia intensiva invece su 8 posti disponibili soltanto uno è occupato. Quasi al completo anche i posti in ricovero ordinario dove su 16 posti a disposizione sono 15 i ricoverati. 

Sul fronte dell'afflusso al Cotugno per effettuare i tamponi la situazione si è standardizzata dopo alcuni giorni di file che sono seguiti all'emanazione dell'ordinanza che prevede i test per tutti i campani che rientrano dall'estero. Al Cotugno stanno facendo riferimento solo persone che hanno sintomatologia conclamata da coronavirus o persone che sono venute in contatto con positivi e che dunque hanno mostrato la patologia. Chi si sottopone al test poi torna in quarantena e se il test dà esito positivo viene ricoverato qualora mostri i sintomi. Nel caso in cui invece seppur positivo il soggetto è asintomatico allora parte l'assistenza domiciliare attraverso la rete territoriale.

«In queste settimane è venuta fuori tutta l'irresponsabilità del non aver adottato alcuna precauzione nonostante tutto quello che abbiamo passato dall'inizio di questa epidemia. Noi medici lanciamo un grido di rabbia e dico ai giovani: dovete avere responsabilità, divertitevi ma pensate che questo è un anno particolare in cui qualche sacrificio si deve fare». Così il direttore generale dell'Azienda dei Colli di Napoli, Maurizio Di Mauro.

«I nuovi casi che registriamo in Campania sono per la maggior parte tutti di importazione. Si tratta di soggetti che sono stati all'estero. - ha continuato - Il tema è che il giovane di ritorno dalle vacanze seppur asintomatico può generare e sta generando contagi nell'ambito dei nuclei familiari e quindi i ricoveri di persone in età più avanzata sono diretta emanazione di un contagio avvenuto attraverso i giovani rientrati in massa dalle vacanze».