Agenti della Squadra mobile di Caserta e del Commissariato di Maddaloni hanno eseguito questa mattina un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di tre pluripregiudicati, due uomini e una donna, ritenuti responsabili dei reati di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona, lesioni, "revenge porn" e stalking, delitti commessi ai danni di una ragazza 22enne affetta da grave deficit cognitivo. Il provvedimento è stato emesso ad esito di un'indagine degli investigatori della sezione specializzata della Squadra mobile di Caserta nei reati contro la persona, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Le indagini sono scattate a seguito della denuncia di scomparsa della vittima, presentata dal padre al Commissariato di Maddaloni. Sono state attivate le ricerche della giovane che solo dopo diversi giorni è stata rintracciata nella propria abitazione, dove era stata accompagnata da uno dei suoi aguzzini. Il pm e personale della Squadra mobile, in audizione protetta con l'ausilio di una psicologa, hanno ascoltato la giovane che ha raccontato di come nei giorni precedenti i tre indagati, un 63enne, un 35enne e una 40enne, approfittando delle condizioni di minorata difesa della ragazza, affetta da ritardo intellettivo e cognitivo, l'avevano indotta a seguirli nell'abitazione di uno di loro. Lì l'avevano tenuta segregata e costretta a subire abusi sessuali, dopo averla picchiata con un bastone di legno e privata del telefono cellulare.

Le dichiarazioni sono state riscontrate attraverso la perquisizione dell'appartamento in uso a uno degli indagati e con il sequestro dei telefoni cellulari dei tre e di altro materiale informatico. Dal telefonino sono stati estrapolati alcuni video che documentavano le violenze sessuali perpetrate ai danni della ragazza e il tentativo dei tre di indurre la giovane a denunciare suo padre di inesistenti abusi sessuali. I video sono stati scambiati e diffusi tra gli indagati. Il gip ha accolto le richieste della Procura disponendo la custodia cautelare in carcere per tutti e tre gli indagati: i due uomini sono stati condotti al carcere di Santa Maria Capua Vetere, la donna al carcere femminile di Pozzuoli.