Assegno unico figli 2021 al via l'1 luglio 2021, ecco come fare domanda. L'Inps, sul proprio portale, rende disponibile la procedura per richiedere l'assegno al nucleo familiare per i lavoratori dipendenti del settore privato.

Una volta a regine, l'assegno unico familiare consisterà in un assegno mensile per tutte le famiglie che hanno a carico figli fino a 21 anni. Inoltre, l’assegno ha un valore massimo di 250 euro, in base all'Isee, ed è composto da un valore fisso e uno variabile al variare del reddito complessivo della famiglia.

L'agevolazione, è relativa al periodo valido dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2022. La procedura, spiega l'Inps è stata avviata con un messaggio dell’Istituto che include le consuete tabelle di calcolo e rivalutazione annuale dei redditi per il nucleo familiare rispetto alle diverse tipologie di nuclei e maggiorazioni per i nuclei con figli.

Il decreto dello scorso 8 giugno ha stabilito, per ogni per il nucleo familiare nel periodo tra l'1 luglio e il 31 dicembre 2021, un incremento di euro 37,5 per ciascun figlio nei nuclei familiari fino a due figli, e di euro 55 per ciascun figlio nei nuclei familiari di almeno tre figli. Successivamente all’inoltro della domanda e delle verifiche dell’Inps, verranno calcolati gli assegni e le eventuali maggiorazioni. Le modalità, rende noto l'Inps, verranno dettagliate in una circolare che sarà pubblicata nei prossimi giorni.

Recentemente, il ministro del Lavoro ha spiegato che "dal primo luglio anticiperemo l'assegno unico per tutti quei nuclei familiari che non godono di nessun altro tipo di sostegno per i figli, portandolo poi a regime dal prossimo anno. Prende forma così una nuova idea di Paese che prevederà, a regime, un sistema universalistico, rivolto ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai professionisti, agli incapienti, ai percettori di reddito di cittadinanza e continuo, inversamente proporzionale al livello di Isee".

 

A chi spetterà l'assegno? Come richiederlo? Come presentare domanda?

A CHI SPETTA - Il beneficio verrà attribuito a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Possono fare richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza. Dai 18 anni di età, inoltre, una somma ridotta rispetto all'assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figlio se: è iscritto all’università; è un tirocinante; è iscritto a un corso professionale; svolge il servizio civile; svolge un lavoro a basso reddito.

Il beneficio verrà attribuito a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Possono fare richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza.

Dai 18 anni di età, inoltre, una somma ridotta rispetto all'assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figlio se:

- è iscritto all’università;

- è un tirocinante;

- è iscritto a un corso professionale;

- svolge il servizio civile;

- svolge un lavoro a basso reddito.

Secondo una simulazione effettuata dal Gruppo di lavoro Arel/Feg/Alleanza per l’infanzia l'assegno rischia in alcuni casi un 'taglio' dell'importo rispetto ai 250 euro. L'assegno -come credito di imposta o accredito mensile- ingloberà le agevolazioni attualmente esistenti e sarà legato all'Isee. Secondo lo scenario prospettato l'80% delle famiglie italiane prenderebbe 161 euro al mese per ogni figlio minore e 97 per ogni figlio under 21.

Il calcolo è legato alla considerazione secondo cui 8 famiglie su 10 hanno un'Isee sotto i 30 mila euro. L'importo dell'assegno diminuisce se si alza l'Isee: per un Isee sopra i 52mila euro, il contributo scende a 67 euro mensili per i figli minori e a 40 euro per i figli maggiorenni ma di età inferiore ai 21 anni. Il quadro favorirebbe autonomi e incapienti, categorie oggi escluse dagli assegni famigliari. Risulterebbero sfavoriti i lavoratori dipendenti: 1,35 milioni di famiglie perderebbero in media 381 euro all'anno. Per tamponare questa disparità, si sottolinea, occorrono 800 milioni in più all'anno.

 

Aumenti ANF da luglio 2021

Come si apprende dal sito quifinanza.it, si segnala che il decreto legge  sull’assegno unico per i figli ha previsto che: “ a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, gli importi mensili in vigore dell’assegno per il nucleo familiare 

per i nuclei familiari fino a due figli sono maggiorati di euro 37,5 per ciascun figlio,

per i nuclei familiari di almeno tre figli gli importi sono maggiorati di 55 euro per ciascun figlio“.

Gli aumenti sono riportati nelle tabelle (che potete scaricare qui) relative all’adeguamento, con decorrenza 1° luglio 2021, dei livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare alle diverse tipologie di nuclei.
La rivalutazione degli assegni familiari avviene, specifica l’Inps, “in misura pari alla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, calcolato dall’ISTAT, intervenuta tra l’anno di riferimento dei redditi per la corresponsione dell’assegno e l’anno immediatamente precedente.”

 

 

Assegni al nucleo familiare, come fare domanda

I lavoratori dipendenti del settore privato possono inoltrare la domanda telematica di assegno per il nucleo familiare per il periodo valido dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022, utilizzando la specifica procedura presente sul portale dell’Istituto.

L’accesso all’area riservata è possibile con:

Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);

Carta di Identità Elettronica (CIE);

Carta Nazionale dei Servizi (CNS);

PIN INPS rilasciato prima del 1° ottobre 2020.

Oppure si può fare domanda attraverso Patronati e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi, anche se non in possesso di PIN.
In alternativa, si può fare la domanda tramite:

Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;

enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Sarà l’INPS, una volta ricevute le domande, a calcolare gli importi giornalieri degli assegni al nucleo familiare e quelli mensili teoricamente riconosciuti in base:

alla composizione del nucleo familiare;

al reddito conseguito negli anni precedenti.