Il decreto legge per l'emergenza legata al crollo del ponte Morandi a Genova è stato inviato al Quirinale, dove ora verrà esaminato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dai suoi uffici prima dell'emanazione.

A far luce sui fondi è il comma 6 dell'articolo 1 che contiene le disposizioni sugli interventi urgenti per il sostegno e la ripresa economica del territorio del Comune di Genova dopo l'emergenza creata dal crollo del viadotto. "Il concessionario del tratto autostradale alla data dell'evento, tenuto (...) in quanto responsabile dell'evento, a far fronte alle spese di ricostruzione dell'infrastruttura, entro trenta giorni dalla richiesta del Commissario straordinario" dovrà versare "sulla contabilità speciale le somme necessarie al ripristino e alle altre attività connesse". Ma in caso di omesso versamento nel termine previsto o di ritardi il Commissario straordinario per la ricostruzione di ponte Morandi a Genova "può individuare un soggetto pubblico o privato che anticipi le somme necessarie alla integrale realizzazione delle opere, a fronte della cessione pro solvendo della pertinente quota dei crediti dello Stato nei confronti del concessionario alla data dell'evento". Inoltre per assicurare l'avvio rapido delle attività del Commissario: "in caso di mancato o ritardato versamento da parte del Concessionario - è scritto nel decreto - a garanzia dell'immediata attivazione del meccanismo di anticipazione è autorizzata la spesa di 30 milioni annui dall'anno 2018 all'anno 2029".

I lavori di ripristino dopo il disastro di ponte Morandi a Genova, ma anche tutte le attività propedeutiche e connesse, si legge sul comma 7 dell'articolo 1 del Dl Genova, saranno affidati dal commissario straordinario "a uno o più operatori economici che non abbiano alcuna partecipazione, diretta o indiretta, in società concessionarie di strade a pedaggio, ovvero siano da queste ultime controllate o, comunque, ad esse collegate, anche al fine di evitare un indebito vantaggio competitivo nel sistema delle concessioni autostradali". "L'aggiudicatario costituisce - si legge ancora nel testo, la cui bozza definitiva è allo studio del Quirinale - ai fini della realizzazione delle predette attività, una struttura giuridica con patrimonio e contabilità separati".

Il dl è stato bollinato dalla Ragioneria Generale dello Stato e ora è al vaglio del Colle, come confermato dal vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio da Bruxelles. "Mi ha scritto" il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha riferito il capo politico dei 5 Stelle, "dicendomi che c'è stata la bollinatura del decreto Genova, che è undecreto più ampio. Ci sono le misure per il Centro Italia e la cassa integrazione per cessazione d'attività per i lavoratori di Bekaert", gruppo belga che ha annunciato nello scorso giugno la chiusura del sito produttivo di Figline e Incisa Valdarno, che produce rinforzi di acciaio per pneumatici.

Nel decreto Genova, ha aggiunto Di Maio, "ci sono le norme per Ischia". Le parti del decreto che riguardano il Centro Italia contengono "il nuovo commissario per il terremoto del Centro Italia e quelle norme che permetteranno ad Amatrice, ad Accumoli e ad altri Comuni di riprendersi più velocemente".

L'allungamento dei tempi del decreto per Genova aveva fatto esplodere mercoledì la rabbia degli sfollati. Nel corso del question time alla Camera il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli è tornato ieri a ribadire: "Il mio obiettivo, al pari di quello dell'intera compagine governativa, è quello di assicurare al martoriato territorio di Genova la ricostruzione quanto più veloce possibile del ponte crollato, con l'intransigente rispetto della legalità e della trasparenza".