Ancora un tentativo di rapina finito male nel napoletano dove, nella tarda serata di ieri, i Carabinieri della compagnia di Casoria sono intervenuti presso l'ospedale di Frattamaggiore per un uomo ferito con colpi d'arma da fuoco. Un 42enne di Cardito sarebbe stato vittima di un agguato nei pressi di un distributore di carburante di Via Atellana (Crispano) dove stava facendo rifornimento. Secondo una prima ricostruzione Martino si sarebbe ribellato al tentativo di rapina e vista la sua reazione gli sarebbero stati sparati due colpi alla gamba sinistra.

Un 30enne di Caivano è stato soccorso nella tarda serata di ieri all'ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli per una ferita di arma da fuoco al polpaccio della gamba sinistra. Secondo una prima sommaria ricostruzione, ancora al vaglio dei Carabinieri della compagnia Stella intervenuti al pronto soccorso, il 30enne avrebbe reagito a un tentativo di rapina avvenuto nei dintorni di piazza Carlo III. L'uomo è stato giudicato guaribile in 21 giorni. Sono in corso indagini per chiarire la dinamica dei fatti. 

Con una bomboletta spray stava realizzando una scritta sul muro di cinta del complesso monumentale di Santa Chiara, nel centro storico di Napoli. Per questo motivo una 34enne di Avellino è stata denunciata dai Carabinieri del Nucleo radiomobile di Napoli, intervenuti grazie alla segnalazione di alcuni passanti, indignati per l'imbrattamento di un simbolo della città. "Morte alla camo", questa la scritta evidentemente incompleta realizzata dalla 34enne, interrotta dall'intervento dei militari. La bomboletta utilizzata è stata sequestrata.

NAPOLI. Movida a rischio, nuova notte di terrore nel cuore della movida del centro storico. L’ennesima rissa tra giovanissimi si è consumata all’esterno dell’Università Orientale. Uno scontro per futili motivi ha visto protagonisti due gruppi che non hanno esitato a utilizzare caschi e oggetti contundenti per colpire. Attimi di panico tra i presenti e fuggi fuggi generale prima che tornasse la calma. «È la movida violenta che oramai è triste consuetudine tra i ragazzi che sembrano incapaci di stare assieme senza menare le mani, offendere, aggredire.