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  • ROMA (ITALPRESS) - "Non ho ancora deciso se mi candiderò, ma le notizie sulla mia ambizione a presidente del Senato sono infondate. Se farò il premier? No, l'ho fatto per quasi 10 anni e nessuno ha mai fatto un governo che ha realizzato così tante cose, adesso bisogna lasciare che ci sia qualcuno che possa fare ancora delle buone cose". Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a Non stop news su RTL 102.5.
    Sull'alleanza fra Letta e Calenda il giudizio è severo: "Tutta questa operazione è stata fatta per ingannare gli elettori moderati, hanno fatto un accordo per impedire a quelle che loro chiamano le destre di governare, ma non ci riusciranno. Trovo molto triste che si mettano insieme non per realizzare un progetto per l'Italia ma solo contro qualcuno e qualcosa, è un vizio della sinistra quello di trovare un avversario da combattere". Dei fuoriusciti di Forza Italia "non penso nulla, ne ho preso atto con amarezza e anche con delusione personale, ma mi domando verso i loro elettori come si sentono? Dopo essersi battuti una vita contro la sinistra e aver ricevendo insulti e calunnie ora sono con loro. E' una cosa che non capisco neppure come calcolo di convenienza, quegli eventuali voti serviranno solo a lasciare il governo nelle mani del Pd".
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  • ROMA (ITALPRESS) - "Il momento delle mediazioni sui contenuti è passato, le persone vogliono sentire la chiarezza. Chiedo a Letta di rimanere sulla agenda Draghi, oggi siamo davanti a uno scenario molto pericoloso per l'Italia. Enrico è una persona seria, dico presentiamo un programma pragmatico e serio, evitiamo di fare un minestrone perchè non serve a nessuno". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, ospite di "Radio anch'io" su Rai Radio1. "Con Letta dobbiamo rappresentare un fronte di serietà, e ci sono le condizioni per farlo. La tematica ambientale - ha aggiunto - è centrale ma se essere Verdi vuol dire essere contrario a tutto, a partire dai termovalorizzatori, allora diventano come il M5S. A me non frega nulla di Fratoianni e Bonelli, sono cose che riguardano Letta, a me interessano i contenuti: dico attenzione a tenere la barra dritta su un programma con le cose giuste da fare per il Paese".
    Calenda ha poi sottolineato: "Ho chiesto a Letta delle regole stringenti, questo è un patto elettorale tra due leadership, la mia e quella di Letta, se non c'è chiarezza non si va da nessuna parte, l'agenda Draghi per noi è un perno irrinunciabile".
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  • ROMA (ITALPRESS) - L'Italia del canottaggio prepara il prossimo grande appuntamento sulle acque di Sabaudia. La nazionale ha messo nel mirino l'Europeo di Monaco di Baviera, in programma da giovedì 11 a domenica 14 agosto. L'evento ha naturalmente grande importanza nel calendario degli azzurri, ma allo stesso tempo è una tappa di passaggio verso il Mondiale di Racice, in Repubblica Ceca, che si disputerà dal 18 al 25 settembre. Con questa convinzione il direttore tecnico Francesco Cattaneo si prepara a vivere la trasferta: "Dopo la tappa di Lucerna prepariamo l'Europeo di Monaco di Baviera. Ci arriveremo in una condizione di passaggio, molte barche sono ancora sperimentali in vista del Mondiale, appuntamento clou del 2022. Chi conosce il mio metodo sa che tutto viene fatto con una visione quadriennale che ha vari step anche durante le singole annate". A un anno dall'oro conquistato all'Olimpiade di Tokyo, sulle acque tedesche torneranno in gara le azzurre del doppio pesi leggeri Valentina Rodini e Federica Cesarini: "Stiamo scaricando dal duro lavoro delle ultime settimane, quindi dovremo aspettare per vedere realmente il nostro livello, ma siamo sicuramente in crescita", le parole di Cesarini. Le fa eco Rodini: "Le aspettative sono quelle di una barca che è tornata assieme e che ha avuto un mese in più di lavoro che non è poco". Monaco di Baviera sarà l'appuntamento dove si ritroverà anche il doppio pesi leggeri composto da Stefano Oppo e Pietro Willy Ruta, capace di centrare il terzo gradino del podio nell'ultima rassegna a cinque cerchi. "Abbiamo provato varie formazioni nell'ultimo anno, ma adesso siamo tornati noi e le sensazioni sono molto buone: sono molto contento", assicura Oppo. "Venderemo cara la pelle, le aspettative sono sempre alte e non vediamo l'ora - aggiunge Ruta - Sarà una bella competizione, anche perchè sicuramente si inizieranno a vedere un pò di equipaggi nuovi". Gli allenamenti a Sabaudia procederanno fino al 6 agosto, data in cui saranno resi ufficiali gli equipaggi che partiranno per la Germania.
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  • ROMA (ITALPRESS) - "Noi abbiamo sempre avuto una linea chiara e non siamo mai stati succubi di nessuno, abbiamo sempre avuto posizioni chiare su scelte di politica interna, estera e vaccini e non abbiamo mai rinunciato alla nostra identità". Così il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, a Metropolis.
    "Le forze di coalizione di centrodestra sono diverse, non siamo un partito unico, noi facciamo parte della famiglia del Ppe e siamo noi la garanzia in Europa e negli Usa di un centrodestra liberale, garantista, europeista e atlantista. Sulla politica estera nel programma comune ci sarà un riferimento esplicito: non cambia la politica estera del governo precedente con un governo di centrodestra, nessuno pensa di uscire dalla Nato e dalla Ue. Questo nel programma viene messo nero su bianco e noi siamo i garanti", ha aggiunto. "La sinistra è tutta divisa. L'estrema sinistra sta trattando con il Pd e con Calenda che era di centro e oggi è definitivamente tramontato il centrino. Il terzo polo non esiste e ora ci sarà una scelta di campo tra centrodestra e sinistra", ha chiosato Tajani.
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  • ROMA (ITALPRESS) - "Nelle coalizioni deve prevalere il rispetto reciproco, verso tutti coloro che ne fanno parte. Sin dall'inizio, abbiamo avuto l'obiettivo di costruire una coalizione compatta e omogenea per fermare la deriva estremista rappresentata dai partiti che, per interessi personali, hanno fatto cadere il governo. Lo hanno fatto infischiandosene dell'emergenza economica nazionale, dell'inflazione record e dei costi del carrello della spesa che continuano ad aumentare, colpendo così le tasche delle famiglie italiane. E' opportuno, dunque, non perdere di vista l'obiettivo, anche per evitare di mandare al governo partiti che rischiano di portare l'Italia fuori dalla sua collocazione Euro-Atlantica. Continuiamo a porci con uno spirito costruttivo: quello di chi vuole dar vita a una coalizione che risponda agli interessi del Paese e non agli interessi del singolo partito". Così Luigi Di Maio, capo politico di Impegno Civico. "E per delineare questa coalizione bisogna correre e procedere a passo spedito perchè adesso c'è poco tempo e si rischia solamente di lasciare il campo d'azione a chi ha causato la caduta del governo Draghi. Impegno Civico vuole costruire, è una comunità fatta di persone determinate, pazienti, pronte a dare il massimo, ma la nostra comunità pretende rispetto e parità di trattamento. Altrimenti viene meno il principio fondante di una coalizione", conclude Di Maio.
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  • MILANO (ITALPRESS) - "Da che mondo è mondo le squadre di governo si fanno sulla base del risultato elettorale: significa rispettare quello che pensano i cittadini e le indicazioni che i cittadini ti danno. Questo non vuole dire che non si possano indicare uno o due ministri e qualche personalità prima del voto, ma non credo che si possà indicare la squadra di governo".
    Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a Controcorrente Estate, su Rete4. "Salvini è già stato ministro dell'Interno ed è sicuramente una persona capace in quel ruolo, però penso che siano cose non che si definiscono prima o che debba deciderle io in televisione, ma sono materie che si discutono in coalizione sulla base di quello che decidono gli italiani", ha aggiunto. "Sono abituata a combattere le battaglie prima di dichiararle vinte, le campagne elettorali sono difficili e imprevedibili, soprattutto per noi. La sinistra ha strumenti più potenti dei nostri per fare campagne elettorali, ma la gente li ha visti al governo e ha visto la nostra compattezza e vede la nostra alleanze più credibile. L'intesa Pd-Calenda è una buona notizia perchè torna la politica, il bipolarismo", ha chiosato Meloni.
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  • ROMA (ITALPRESS) - "Non sarà la stessa Italia quella che avremo dopo il 25 settembre, se vinceremo noi o se invece dovesse vincere la sinistra. Con noi avremo un Paese amico dei cittadini con tasse più leggere e procedure burocratiche più semplici, dovremo avere anche e finalmente una giustizia imparziale che tutelerà i cittadini. Sarà un'Italia che si prenderà cura dei più deboli e che darà un futuro ai nostri giovani. Un'Italia per la quale l'Europa e l'Occidente sono scelte politiche definitive e assolute". Così, in un videomessaggio su Facebook, il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. "L'Italia della sinistra è un'Italia uguale o addirittura peggiore di quella di oggi che non abbasserà le tasse, che potrebbe anzi mettere una patrimoniale sulle nostre case e sui nostri risparmi,o ddirittura una tassa del 45% sulle successioni", aggiunge. "Un'Italia che continuerà a soffocare nella burocrazia, è un'Italia in mano a un piccolo nucleo di magistrati politicizzati che possono disporre pienamente della nostra libertà, un'Italia nella quale non si andrà avanti perchè sarà bloccata da un'infinità di veti. Non sono due italie uguali, scegliere il nostro modello significa scegliere un'Italia più libera, più prospera e più amica dei cittadini. La sinistra, invece, racchiude ancora in sè il passato, l'immobilismo, quella che qualcuno di loro ha definito la 'decrescita felicè, che di felice ha davvero molto poco. Nessuno può essere indifferente a questa scelta del 25 settembre, che riguarda tutti noi, i nostri figli, i nostri nipoti. Per questo vi chiedo, di andare a votare e di votare Forza Italia per costruire tutti insieme dopo il 25 settembre un nuovo, grande miracolo italiano", conclude.
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  • LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) - "So che avrò bisogno di un pò di tempo per ambientarmi. Tra due o tre mesi sarò al top, ma al momento sto facendo le cose con calma, migliorando partita dopo partita. Sono pronto ad aiutare la squadra darò tutto quello che ho per la squadra e i tifosi". Queste le prime parole da nuovo giocatore del Chelsea di Kalidou Koulibaly. Il centrale senegalese è arrivato ai blues dal Napoli per 38 milioni di euro: "Ho molto rispetto per i tifosi e per il presidente, non ho mai spinto per andar via, ma era un buon momento per partire, dopo otto anni lì. Sono cresciuto molto. Perchè il Chelsea? Era l'unico club che voleva davvero che venissi. Il primo contatto è stato nel 2017, mi volevano quando qui c'era Antonio Conte. Sono felice di essere qui". Sulla sua amicizia con Edouard Mendy e Jorginho ha spiegato: "Edou è un fratello per me, abbiamo parlato molto del Chelsea in nazionale. In estate mi ha scritto in modo amichevole, senza pressioni, per venire al Chelsea, così come anche Jorgenho. Ho passato dei bei momenti al Napoli con lui. Mi diceva di venire qui. Mi è mancato quando ha lasciato il Napoli e sono felice di essere di nuovo con lui qui a Londra". KK arriva al Chelsea nell'apice del suo percorso di maturazione, avendo 31 anni: "Spero di restare qui a lungo. E' vero che ho 31 anni, ma posso ancora dare molto. Il club ha fiducia in me e voglio dimostrare che hanno fatto una buona scelta. Farò del mio meglio per aiutare la squadra. Sono in un club con grandi giocatori. Dei vincitori". Koulibaly si è anche soffermato sul suo numero di maglia, il 26, e la chiamata a John Terry: "Aspettavo di firmare il contratto. Stavo parlando con il tecnico dei numeri e mi ha detto quelli liberi, ma non il 26. Ho chiesto e lui mi ha risposto che John l'ha lasciato nel 2017 e da allora nessuno l'ha preso. A quel punto ho parlato con Gianfranco Zola, che conosco bene e gli ho chiesto il numero. A quel punto ho chiamato Terry e gli ho detto che volevo prendere il suo numero, so che è importante per lui, ma è importante anche per me perchè ce l'avevo al Napoli. So cosa ha fatto per il Chelsea, quindi quando mi ha detto di sì sono stato felice. Non volevo mancare di rispetto a una leggenda di questo club". Infine, l'ex Napoli ha commentato le parole del presidente dei partenopei, Aurelio De Laurentiis, che in un'intervista aveva dichiarato di non volere più acquistare giocatori africani, a meno che non rinuncino a giocare la Coppa D'Africa: "Per me la cosa più importante è rispettare tutti - ha premesso il centrale senegalese -. Quando giocavo a Napoli, rappresentavo anche il Senegal. Vero che è stata dura per la squadra quando siamo andati in Coppa d'Africa, ma serve rispetto anche per le Nazionali africane. Come capitano del Senegal, penso non sia giusto parlare così di una nazionale africana. Rispetto quello che pensa, se crede che la squadra possa giocare senza africani è un suo diritto. Ma sono sicuro che al Napoli ci sono tante persone che non la pensano come lui. Prendo queste parole come quello che pensa lui, non come quello che pensa la città o la società".
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  • ROMA (ITALPRESS) - "Cosa è il diritto di tribuna? Un posto garantito come capolista del PD a tutti i leader dei partiti in coalizione. Così sono sicuri di entrare in Parlamento. Lo hanno proposto anche a noi. Pare che al momento abbia accettato di prendere questo posto e correre con il simbolo del PD, Luigi Di Maio. Amici miei, ma la dignità dov'è? Ho lasciato il PD perchè non condividevo le idee di quel gruppo dirigente. Io non mi faccio adesso candidare da quel partito per salvare una poltrona". Così, in un post su Facebook, il leader di Iv, Matteo Renzi. "Le idee valgono più dei posti. Per me la politica è un ideale, non un centro per l'impiego. E a chi mi chiede se useremo il diritto di tribuna rispondo: mi chiamo Matteo Renzi, io, non Luigi Di Maio. Meglio rischiare di perdere il seggio che avere la certezza di perdere la faccia", conclude.
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  • ROMA (ITALPRESS) - "Io per rispetto non mi vedo da nessuna parte, poi quello che farà ciascuno di noi lo decideranno gli italiani con il voto del 25 settembre. Sul rendere noto prima del voto chi farà il ministro dell'Economia, degli Esteri o della Giustizia mi sembra una operazione di serietà e trasparenza nei confronti degli elettori, sono convinto che anche Meloni e Berlusconi si troveranno d'accordo". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, a Radio Capital. "L'impegno e la passione ci sono 365 giorni l'anno, mancano 53 giorni al cambiamento del nostro Paese - aggiunge - Le sicurezze sono degli stolti ma c'è tanta voglia di serietà, stabilità e cambiamento di avere una coalizione compatta che non abbia i 5 Stelle, pezzi di sinistra e pezzi di Pd e che per 5 anni faccia ciò che si impegna a fare". Salvini assicura che "la collocazione internazionale dell'Italia", in caso di vittoria del centrodestra "Non cambierà". I legami con la Russia "sono stati smentiti ai massimi livelli istituzionali - dice - rimaniamo dalla parte dei paesi liberi, democratici e occidentali". "Semplicemente - spiega - lavoro e lavorerò perchè le guerre o finiscano il prima possibile o non comincino neanche. In questa ore ci sono fibrillazioni in Kosovo e Taiwan - ha spiegato - con tutti i problemi che abbiamo chiedo prudenza e cautela da parte di tutti". Da Salvini arriva un'apertura sulla legislazione per il fine vita. "Io ho la mia posizione a difesa della vita dall'inizio alla fine. Sul fine vita è importante dibatterne perchè la sofferenza a ogni costo non si può imporre, ma ci sono alcuni modelli stranieri che sono oltre, dal mio punto di vista. Sarà un dibattito da affrontare con calma in Parlamento e sono disponibile a ragionare e capire".
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