È stato autorizzato, con decreto del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, il progetto definitivo di Terna per il rinnovo dell'elettrodotto a 220 kV tra la cabina primaria di Sant'Antimo e la stazione elettrica di Fratta, nell'area metropolitana di Napoli. L'intervento, per cui la società guidata da Giuseppina Di Foggia investirà circa 18 milioni di euro, risponde all'esigenza di ammodernare l'esistente elettrodotto risalente agli anni '40.  "L'opera - così una nota di Terna - consentirà di incrementare la qualità del servizio elettrico locale, minimizzando al contempo l'impatto visivo e paesaggistico delle infrastrutture".

In particolare, sarà realizzata una linea interrata di circa 8 chilometri che interesserà i comuni di Sant'Antimo, Grumo Nevano, Frattamaggiore, Frattaminore, in provincia di Napoli, e Sant'Arpino, in provincia di Caserta. Una volta completato il collegamento sarà possibile demolire circa 5 chilometri e 17 sostegni del tratto aereo dell'esistente elettrodotto, liberando oltre 17 ettari di territorio in zone fortemente antropizzate. Nelle prossime settimane Terna avvierà la progettazione esecutiva e le attività propedeutiche all'apertura dei cantieri, prevista nei primi mesi del 2025. La realizzazione della nuova infrastruttura richiederà circa 24 mesi di lavori.

Il progetto rientra nel più ampio piano di rinnovo che interessa anche l'elettrodotto a 220 kV Patria-Sant'Antimo, nei comuni di Napoli, Marano di Napoli, Mugnano di Napoli, Melito di Napoli e Sant'Antimo. Questa seconda opera, il cui iter autorizzativo è ancora in corso, prevede la realizzazione di una nuova linea in cavo interrato lunga circa 8 km e la successiva demolizione di oltre 6 km e 18 sostegni del tratto aereo dell'esistente elettrodotto, con circa 21 ettari di territorio liberato.