Dolore e sgomento a Cesa per la tragica notizia della morte di Francesco Starace Verde, il 38enne imprenditore cesano trasferitosi a Benevento dove è deceduto in seguito al contagio.

Francesco è una delle vittime più giovani del virus in Campania e in provincia di Caserta. Lascia la compagna, Francesca, e due figli.

 

Il ricordo del sindaco

Un decesso che ha gettato nello sconforto anche il primo cittadino Enzo Guida che non riesce a capacitarsi della tragedia

«La nostra comunità piange un’altra vittima del Covid. Il bollettino quotidiano è aggravato dal decesso, purtroppo, di un giovane imprenditore di 38 anni, da tempo trasferitosi in provincia di Benevento

Nei giorni scorsi avevamo appresso del suo ricovero in ospedale, poi la tragica notizia, comunicata dai familiari, di questo decesso».

 

La comunità si stringe al dolore

«Nulla faceva presagire questo destino infausto, a dimostrazione che il Covid è pericoloso e fa paura.

La comunità si stringe al dolore della famiglia, in questo momento triste e difficile. Invitiamo a non abbassare la guardia, a stare sempre attenti».

E’ lui una delle vittime più giovani del virus in Campania e in provincia di Caserta. Lascia la compagna, Francesca, e due figli.

 

 

L'uomo era ricoverato all’ospedale di Benevento

E’ spirato oggi presso il reparto di terapia intensiva. La salma lascerà nelle prossime ore il nosocomio sannita e raggiungerà il cimitero di Cesa dove avverrà la benedizione secondo le disposizioni anti-Covid.

Stando a quanto emerso il 38enne era risultato positivo: le sue condizioni sono peggiorate fino al drammatico epilogo di queste ore.

 

Altro lutto in Campania, addio a Pasquale Basile

Circa 40 addii formalizzati come spiegano gli attivisti dimissionari in una nota, e ora anche Pasquale Basile, segretario politico, come annunciato, lascia Civico 22.

Addio, anche il suo, formalizzato con una lettera: «Siamo partiti da un nome, Civico 22, dove il 22 stava a rappresentare i metri necessari per potersi guardare negli occhi, la ricostruzione di uno spazio politico a partire dall’esercizio di democrazia dal basso, quella dei corpi che interagiscono e si riappropriano dei luoghi della politica. 22 per me sta anche inevitabilmente ad indicare la smorfia: i pazzi.

Quel nome e quel numero li sento miei: civico, che non è la facile fuga di chi vuol nascondersi, ma è il bene per la città, il lavoro per i cittadini; 22, come i matti. Perché Civico 22, diciamocelo, è stata un’idea da matti: dettare le regole e chiedere un metodo è, oggi e in questo contesto, da visionari della politica. Siamo nati perché a Benevento c’è la peggior amministrazione della storia, abbiamo alzato la mano e abbiamo deciso che non volevamo solo mettere fine a quella brutta esperienza ma volevamo decidere il come, il perché e, soprattutto, il dopo. A modo nostro, con chi era disposto a stare con noi, non a modo degli altri, aggiungendoci numericamente e basta.

Ho difeso Civico 22, l’ho rappresentato, ho difeso il civico, ho difeso la follia del 22. Ho anteposto sempre il collettivo al personalismo e al leaderismo, la dignità alla convenienza. Spero di esserci riuscito. Oggi l’esperienza è conclusa: non può essere altrimenti. Capire i tempi è fondamentale e non parlo di opportunismo politico, parlo di rapporti: quando qualcosa è finito è controproducente portarlo avanti soprattutto se farlo comincia ad essere un peso, uno sforzo, addirittura causa di malori e malumori.

Oggi Civico 22 è altro rispetto al movimento un po’ matto nato circa due anni fa: ha altre spinte, altre ambizioni, altre logiche che non sono quelle che ne hanno “causato” la nascita e, di sicuro, non sono mie. Logiche che non condivido, che non mi piacciono, che ritengo opposte a ciò che Civico 22 avrebbe dovuto essere. lascio un’esperienza che mi è cara e lo sarà sempre, con grandissimo orgoglio.

La coalizione che nascerà attorno ad una visione di città e a un programma di cambiamento delle condizioni materiali di vita è venuta alla luce con il protagonismo e il contributo determinante di Civico 22. Il programma della coalizione ha la fortissima impronta di Civico 22. Sono fatti. Che mi riempiono di orgoglio, anche se in procinto di lasciare. Ringrazio Angelo, che ha reso possibile tutto questo, gli amici della segreteria, del coordinamento e tutti gli iscritti e chi ho incontrato durante questo cammino. Onorato di esserne stato part