In libreria da qualche giorno La sedia, l’ultima opera “pararomanzesca” di Jean-Philippe Toussaint tradotta da Maria Giovanna Petrillo (entrambi nella foto), che ne cura anche le note critiche e la postfazione, edita da Tangram, Edizioni Scientifiche.

La pubblicazione di questa plaquette, La Chaise, a ridosso del Convegno Lire, Voir, Penser l’oeuvre de Jean-Philippe Toussaint, organizzato dall’università di Limoges, che ha avuto luogo presso la libreria Mollat e della mostra Toussaint décoratif che si è tenuta al Museo delle Arti contemporanee di Bordeaux nel giugno 2019, avviene, non a caso, in un momento clou nella vita e nell’opera dello scrittore belga faro delle prestigiose edizioni Minuit, come dimostra la studiosa nella postfazione, ovvero dopo l’ampio respiro della tetralogia M.M.M.M. e proprio prima l’inizio di un nuovo ciclo romanzesco, costituito, attualmente da La Clé USB del 2019 e da Les Émotions del 2020.

La pubblicazione de La Sedia in lingua italiana, corredata da una preziosa prefazione firmata Christophe Meurée, è dunque sicuramente un dono per tutti i lettori abituali di Toussaint ma rappresenta anche una chance per coloro che avranno così l’opportunità di scoprire questo grande scrittore: quest’opera letteraria assurge, invero, a testo teorico che si vuole un’importante riflessione sull’atto della creazione, concetto ben evidenziato dal solido impianto critico della postfazione e che permette al lettore italiano di comprendere perfettamente il posto che occupa La sedia nel mondo di Jean-Philippe Toussaint.

La traduzione fedele di quest’opera rappresenta, infatti, da parte dell’autrice, docente di Lingua e Letteratura Francese presso l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” e specialista di letteratura francese e francofona, una presa di posizione teorica ben precisa, poiché, il fenomeno Jean-Philippe Toussaint costituisce una svolta transgenerationnelle.  essendo evidente, alla critica contemporanea internazionale, l’esistenza di un prima e di un dopo La Salle de bain. Da leggere assolutamente.