«Ricordo bambino sull'isola di Procida i grandi attori di Hollywood, da Burt Lancaster a Laurence Olivier. Venivano di nascosto, in incognito, forse per tutelare la loro privacy. In fondo Procida non era così conosciuta come Capri o Ischia». È quanto ha dichiarato all'Adnkronos Peppe Barra, la cui madre Concetta, grande cantante e attrice napoletana scomoparsa nel 1993, nacque appunto a Procida, proclamata oggi Capitale italiana della Cultura 2022. E aggiunge uno dei nostri maggiori interpreti teatrali che all'illustre genitore ha dedicato, in collaborazione con l'Università Federico II di Napoli, il Premio Concetta Barra: «Ero ragazzo, ma ricordo ancora Elsa Morante, che passava le vacanze a Procida, ambientazione del suo romanzo, l''Isola di Arturo'. Per noi tutti un libro fondamentale, il nostro vademecum. Ma prima di Elsa Morante - prosegue - ci fu anche il grande poeta e scrittore francese Alphonse de Lamartine che pubblicò il suo romanzo giovanile 'Graziella', dopo un viaggio in Italia e segnatamente a Procida».

E sottolinea ancora: «Dopo la guerra non c'era nulla o quasi nulla a Procida. Noi eravamo fortunati, eravamo una famiglia privilegiata perchè avevamo una casa. Procida era bellissima, un'isola incantata e incontaminata, non c'era smog, non giravano le macchine. Era un villaggio di pescatori anche se ha avuto un passato glorioso. E sono felice per questa incoronazione a Capitale della Cultura. Procida se lo merita. È un'isola ricca di storia, di cultura, di tradizioni. A Procida c'era il primo Istituto Nautico, in cui si sono formati, a partire dall'800, i più grandi capitani - ricorda - Era un'isola di pescatori. A tavola si mangiavano primi piatti molto semplici. Pesce, naturalmente, insalate di alghe, primi a base di sugo di coniglio e conigli anche come secondo. Selvaggi, naturalmente, ce ne erano moltissimi sull'isola».