«L'elemento generale è dato dalla valanga dei presidenti in carica durante il Covid, che sono stati visti come punto riferimento dai cittadini. È un elemento nazionale, che ha avuto lo stesso effetto in Campania, accompagnato da una macchina da guerra delle liste del centrosinistra, che hanno avuto un'affermazione molto forte». Così Stefano Caldoro, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, all'arrivo al comitato elettorale a Napoli.

OPPOSIZIONE DURA E SENZA SCONTI. «Accettiamo il risultato, facciamo l'autocritica necessaria, ci rimbocchiamo le maniche e continueremo a dire la nostra facendo un'opposizione dura, senza sconti». 

«PRIMA DEL COVID NOI IN VANTAGGIO». «In cinque anni di opposizione avevamo lavorato cambiando la tendenza di voto. Avevamo portato il ragionamento sulle cose concrete, e avevamo portato il centrodestra ad essere in netto vantaggio prima del Covid. Poi il Covid ha cambiato la narrazione, non solo in Campania». «Dobbiamo recuperare il consenso degli elettori in base alle questioni concrete, alla sanità, all'occupazione, all'ambiente, che sono temi trascurati, perché oggi abbiamo prevalentemente votato sulla paura Covid e abbiamo tralasciato elementi molto importanti per la nostra regione. Come quella del giudizio Eurostat di qualche giorno fa, che è stata ignorata da una parte della stampa, che ha portato la regione Campania ad essere ultima in Europa sul cosiddetto rischio povertà», ha aggiunto Caldoro.