Le opposizioni hanno posto in essere forme di ostruzionismo sull'Autonomia differenziata sin dalla prima seduta, quella odierna, dedicata alla discussione generale. Dopo che Elisabetta Gardini (Fdi), nel proprio intervento, aveva respinto le critiche delle opposizioni sui tempi ristretti dell'esame del ddl in Commissione, esponenti dei diversi gruppi di opposizione hanno chiesto di intervenire per un richiamo al regolamento. Questo tipo di intervento, così come quello sull'ordine dei lavori, ha la precedenza sui normali interventi in discussione generale e sospende il conteggio dei tempi di esame. Dopo Gardini hanno preso la parola Simona Bonafè, del Pd, Alfonso Colucci di M5s, e Filiberto Zaratti di Avs che hanno a lungo ribadito le contestazioni sollevate nei giorni scorsi sulla regolarità dell'esame in Commissione, in particolare con la ripetizione di un voto su un emendamento. Ha quindi vouto prendere la parola Francesco Mura di Fdi, che ha difeso l'operato del presidente della Commisisone Nazario Pagano.

La vicepresidente Anna Ascani, che sta guidando la seduta, ha quindi ricordato la lettera del presidente Fontana di venerdì scorso al presidente della Commissione Affari costituzionali. La lettera, ha ricordato Ascani, "ha precisato che è attribuito al Presidente della Commisisone in via esclusiva la responsabilità dell'esito delle votazioni" e che "non è ipotizzabile un intervento sostitutivo del Presidente della Camera". Inoltre la lettera di Fontana dava indicazioni precise per il futuro, indicazioni che sono contenute in "una ulteriore lettera oggi ai presidenti delle Commissione". Ascani ha concluso affermando che alla luce di tutto ciò "nulla osta all'esame" del provvedimento da parte dell'Aula.