Un «dovere di gratitudine» è espresso da Papa Francesco all'Italia, così come alla Grecia, perché «hanno aperto il cuore ai migranti». Il riconoscimento - durante la conferenza stampa a bordo dell'aereo che ha riportato il Pontefice dalla Colombia a Roma - è però accompagnato anche dalla sottolineatura dell'esigenza di «prendere coscienza dei “lager" nel deserto», anche se il Papa dà atto al governo italiano che «sta facendo di tutto per risolvere problemi umanitari, anche quelli che non può risolvere».

CLIMA. «L'uomo è uno stupido, un testardo che non vede. L'unico animale del Creato che rimette il piede nella stessa buca è l'uomo, per superbia, per sufficienza, per il Dio “tasca".. non solo la difesa del Creato, tante altre questioni e decisioni dipendono dai soldi. È così: quando non si vuol vedere, non si vede e si guarda da una parte soltanto». Papa Francesco lo afferma, citando anche la Bibbia, durante la conferenza stampa a bordo dell'aereo che ha riportato il Pontefice dalla Colombia a Roma.

«La questione dei cambiamenti climatici va presa sul serio, non è una cosa su cui si può scherzare, è molto seria. Anche i politici hanno la loro responsabilità morale. Chi dubita che tutto ciò sia vero, che domandi agli scienziati e poi che decida: la Storia giudicherà», aggiunge ribadendo con fermezza la sua posizione su clima e salvaguardia dell'ambiente, durante la conferenza stampa a bordo dell'aereo che ha riportato il Pontefice dalla Colombia a Roma.

«Chi nega il cambiamento climatico, deve andare dagli scienziati e chiedere a loro, che parlano chiarissimo e sono precisi - ribadisce il Pontefice - È molto chiaro: un'università ha detto che abbiamo tre anni di tempo per poter tornare indietro, altrimenti le conseguenze saranno terribili. Io non so se davvero abbiamo soltanto tre anni oppure no, ma che se non si torna indietro andiamo giù è senz'altro vero».

Osserva il Papa: «Si vedono gli effetti del cambiamento climatico e gli scienziati indicano chiaramente la strada da seguire e tutti noi abbiamo una responsabilità, tutti, chi una responsabilità piccolina chi una più grande; una responsabilità morale oppure la responsabilità di prendere decisioni».