Si era nei primi anni ’50 con sindaco il comandante Achille Lauro che, tra l’altro, fece realizzare il Teatro del Popolo. Era un teatro all’aperto e sorgeva nella Villa Comunale, nello spazo tra il Circolo della Stampa e l’Acquario, dietro il chiosco della Cassa Armonica. Veniva montato verso  la fine del mese di aprile ed era molto frequentato in quanto, non essendoci ancora la televisione, quale occasione migliore, per trascorrere una bella serata tra il verde della Villa.

Paolo Spirito (nella foto) ha conseguito la laurea in Ingegneria Elettronica con lode presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli nel giugno 1965. Ottenuta la libera docenza in Elettronica nel 1972, è risultato vincitore della cattedra di professore ordinario di Elettronica nel 1976. È stato direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Napoli “Federico II” nel triennio 1986-89 e dal 1993 al 1996 e direttore dell’Istituto IRECE del Cnr dal novembre 1998 al 2000.

Vi voglio parlare un poco delle origini di questa Festa ma, procediamo per ordine e facciamo un passo indietro di molti, ma molti secoli fa: nell’antica Roma alcune pratiche della fertilità prevedevano che due giovani, dopo aver sacrificato capre e cani, rivestissero il loro corpo con queste pelli e corressero attorno alla base del Palatino, e colpissero con le strisce di pelle le donne per augurare loro la fecondità. Poi questa usanza fu definitivamente bandita dai papi cristiani e sostituita con una festività dedicata all’Amore e dedicata al santo Valentino.

Finalmente siamo in grado di dissipare l’amletico italico dubbio, che ci tormenta più di quando, andando a fare la spesa, troviamo tutti i prezzi aumentati. Veniamo alla causa del contendere: Si dice San Remo o Sanremo? Occorre andare indietro ma, molto indietro nel tempo, diciamo almeno mille anni prima dei festival.